Un dipendente dell’Amtab di 42 anni è stato arrestato dalla guardia di finanza per usura. Le fiamme gialle lo hanno fermato mentre intascato 200 euro dalla sua presunta vittima, un commerciante barese. Secondo la Procura di Bari l’uomo prestava soldi chiedendo interessi del 10% mensile. L’arresto è stato possibile grazie alla coraggiosa collaborazione di una vittima.
La cronaca
La vicenda inizia oltre 10 anni fa, quando la vittima, un imprenditore dell’hinterland barese, titolare di una agenzia immobiliare, in difficoltà economica, chiede aiuto a quello che sarebbe poi diventato il suo aguzzino. I prestiti in denaro si sono ripetuti nel tempo, in modo continuativo, sino alla fine del 2013, quando l’imprenditore è riuscito a rimborsare le esose somme pretese. Alla fine del 2015, però, l’imprenditore, trovatosi nuovamente in forte stato di bisogno, ha richiesto altri due prestiti per un importo complessivo di 10mila euro, sui quali il presunto usuraio ha preteso interessi ad un tasso mensile del 10%, corrispondente ad un tasso annuale del 120%. A fronte dei capitale concesso in prestito di 10mila euro, alla fine dello scorso gennaio, all’imprenditore è stato chiesto il rimborso di 25mila euro, pur avendo nel frattempo rimborsato numerose rate. Da qualche tempo lo stesso imprenditore, a causa delle difficoltà economiche, non era più riuscito a versare la quota mensile di circa 1.000 euro di interessi, per cui l’usuraio era diventato ossessivo nella pretesa del denaro, minacciando di far intervenire persone legate alla criminalità organizzata barese per costringere l’imprenditore a pagare.
I finanzieri baresi hanno monitorato l’incontro con riprese ed intercettazioni, immortalando anche il momento della consegna del denaro. L’uomo è stato fermato subito dopo l’incontro con la propria vittima, appena uscito dall’agenzia immobiliare.