La Regione Puglia è stata autorizzata a sbloccare il turnover e a sostituire nelle piante organiche chi va in pensione. È quanto è emerso durante l’incontro tra i presidenti degli Ordini dei medici pugliesi e il direttore del dipartimento Salute della Regione, Giancarlo Ruscitti. La sostituzione dei medici che andranno in pensione avverrà tramite bandi di concorso che “cercheranno di preservare le professionalità sviluppate all’interno delle singole Asl”, annuncia l’Ordine dei medici. Per rivedere le piante organiche attuali, invece, si dovrà “arrivare ad un livello di efficienza e di risparmi che consentano di coprire eventuali costi aggiuntivi, intervenendo per esempio sulla spesa farmaceutica”.
Le spiegazioni di Ruscitti
“Il confronto con i medici è sempre positivo – spiega Ruscitti – è un territorio neutrale quello degli Ordini dei medici, dove si incontrano professionisti di varia qualifica. Lo ritengo fondamentale per far comprendere dove la regione intende arrivare tramite la programmazione e ascoltare al tempo stesso i loro suggerimenti. Siamo in una fase cruciale del piano di riordino ospedaliero e territoriale in cui il confronto con gli Ordini ci supporta nella risoluzione concreta dei problemi”.
Il commento di Anelli
“Il direttore Ruscitti ha subito accolto la nostra richiesta di avviare in maniera strutturata un confronto tra Regione e gli Ordini come rappresentanti della professione – dichiarato Filippo Anelli, presidente dell’Ordine dei medici di Bari – la carenza del personale è una delle preoccupazioni più pressanti sia sul versante territoriale che su quello ospedaliero. Nei prossimi 10 anni andranno in pensione il 72% dei medici di medicina generale”
La situazione drammatica della Puglia
In Puglia è emersa una situazione allarmante: la regione dal 2010 al 2013 ha pagato un prezzo altissimo in termini di riduzione del personale rispetto alla media italiana, un taglio del 5,35% con la perdita di 2039 dipendenti (il 10,25 % della riduzione di personale a livello nazionale). Guardando solo il personale medico, la Puglia perde nello stesso quadriennio l’11,13% dei professionisti, pesando per il 21,3 % della riduzione nazionale di medici. Il numero di cittadini per medico e di cittadini per infermiere è in Puglia superiore rispetto alla media italiana, con un valore di 666 contro una media nazionale di 585.