Angela Di Donna, Maria Teresa Franchini, Vitangelo Ardito, Giuseppe Cupertino, Giovanni Tancorra. E’ questa la cinquina assessorile – completamente esterna rispetto a partiti e movimenti politici – che, assieme al sindaco, Vito Cessa, va a comporre la seconda giunta dell’amministrazione di centrosinistra. Il primo cittadino tiene per sé le deleghe a polizia municipale, rifiuti, sanità, protezione civile, sicurezza del territorio, personale, ufficio relazioni con il pubblico, ambiente e tutela delle acque, pubblica istruzione, informatizzazione e innovazione tecnologica, tutela degli animali. Il vicesindaco sarà Angela Di Donna.
Sempre Angela Di Donna, 65 anni, ex insegnante e dirigente scolastica oggi in pensione, assume le deleghe a servizi sociali, politiche della famiglia e dell’infanzia, anziani, politiche del lavoro, volontariato, pari opportunità e servizi demografici. Maria Teresa Franchini, invece, avvocato 47enne, prende le deleghe a contenzioso e contratti e appalti.
Vitangelo Ardito, 57enne, ricercatore universitario e docente in tecnologie dell’architettura all’università di Bari, riceve le deleghe a urbanistica, lavori pubblici e infrastrutture, edilizia residenziale pubblica, impianti sportivi, edilizia scolastica, verde pubblico, beni confiscati, centro storico, assetto del territorio ed efficientamento energetico. Giuseppe Cupertino, 44enne impiegato in una libreria e dottore in conservazione dei beni culturali, assumerà la guida a marketing territoriale, cultura, sport e turismo, mentre Giovanni Tancorra, commercialista 49enne, sarà il responsabile di politiche fiscali e finanziarie, tributi, bilancio, attività produttive, industria e politiche agricole.
“La nuova giunta – ha dichiarato il primo cittadino – è espressione della sintesi emersa in maggioranza dopo le mie dimissioni e l’azzeramento dell’esecutivo del dicembre scorso. Rappresenta da un lato la volontà di dare continuità all’attività amministrativa, dall’altro la necessità di cambiare rotta. Mi spiego: la continuità – di cui io stesso sono espressione – è rappresentata dalla volontà di portare avanti le progettualità già intraprese, come per esempio i programmi di riqualificazione delle periferie – per citarne una – mentre la discontinuità, il cambio di passo, è dato proprio dalla nomina del nuovo esecutivo composto da professionisti esterni alla politica che porteranno avanti l’azione amministrativa con professionalità e competenza”.