Si fanno passi in avanti nella mozione portata avanti dai commercianti baresi che, il 26 gennaio scorso, hanno spento le insegne dei loro negozi in segno di protesta contro l’abbandono da parte delle istituzioni e la concorrenza sregolata dei grandi centri commerciali. Con un’assemblea molto partecipata, che si è tenuta all’hotel Exelcior nel pomeriggio di domenica 29 gennaio, circa centocinquanta commercianti si sono confrontati con l’assessore Carla Palone, il presidente della Camera di Commercio Peppino Margiotta, il presidente del secondo Municipio Andrea Dammacco e col sindaco Antonio Decaro.
“Siamo soddisfatti del dialogo che si è creato in assemblea – dichiara il portavoce della protesta, Mimmo Tarantini – l’amministrazione, tirata in ballo, ha dato delle risposte concrete”.
Il primo passo, di imminente realizzazione, è la costituzione di un tavolo tecnico, per dare voce alle istanze dei commercianti e facilitare la delibera di provvedimenti a loro favore. Il tavolo tecnico, che – si presuppone si trasformi in consulta nei prossimi mesi – aprirà i lavori la settimana prossima. Le buone notizie per i commercianti baresi, però, non sono finite: con un impegno informale, ribadito tuttavia in assemblea, il sindaco Decaro ha annunciato la costituzione della “giunta itinerante”, ovvero di riunire gli assessori nei quartieri periferici per essere testimoni diretti dei problemi della città.
“Chiediamo solo di dare una mano – aggiunge Tarantini – e ci rendiamo disponibili a essere attivi nel controllo di ciò che non va e nella sua segnalazione alle istituzioni”.
Gli interventi a favore di commercianti
Lo stato di degrado denunciato dai commercianti del quartiere Carrassi, ha trovato una rapida risposta: sempre nell’assemblea del 29 il presidente Dammacco ha dichiarato la presenza di fondi europei destinati alla riqualifica dell’arredo urbano del secondo Municipio e l’appalto per la rimessa a nuovo di buona parte dei marciapiedi di Carrassi. Uno spiraglio di speranza anche per quei commercianti schiacciati dalla concorrenza dei grandi ipermercati, con la proposta della Confcommercio di togliere dodici domeniche alle aperture straordinarie concesse alle grandi catene.
“Gli ipermercati sono ospiti nelle nostre città – conclude Tarantini – ma noi piccoli commercianti siamo la storia di Bari: non possiamo costringere noi e i nostri dipendenti a rinunciare alle domeniche in famiglia per aprire il negozio. Abbiamo proposto una nuova regolamentazione di compromesso tra il piccolo e il grande commercio”.
Altri punti all’ordine del giorno, la tassazione unica sulle insegne, la rimodulazione degli affitti, le strategie di marketing per il periodo natalizio e una nuova disciplina per i saldi di fine stagione, affinché siano posticipati all’inizio di febbraio e durino, invece che due, un mese, andando incontro ai negozi in difficoltà.