Due senatori, rappresentanti degli studenti al Politecnico di Bari, sono stati rimossi dal loro incarico dal rettore Eugenio Di Sciascio. La motivazione? Non si presentavano alle riunioni, senza “fornire giustificazioni.
“Se non ti presenti senza giustifica – spiega il rettore – il regolamento prevede appunto la decadenza. Quindi ho proceduto secondo quanto previsto”.
L’articolo 23 del regolamento cita testualmente: “I componenti degli organi di governo e degli altri organi previsti dallo statuto, decadono dalla carica se assenti per più di due volte consecutive o complessivamente per più di cinque volte nell’anno alle sedute dell’organo di cui sono componenti”.
“Un atto quindi dovuto – aggiunge Di Sciascio – anche perché noi non prevediamo il gettone di presenza, ma una indennità di carica che percepisci anche se non ti presenti: per questo il regolamento impone un limite alle assenze. Comunque è la prima volta che applico questo articolo nel mio mandato”.
A denunciare quanto sta accadendo i ragazzi di Azione Universitaria Politecnico.
“Sono passati 3 mesi e 5 sedute da quando la senatrice di Azione Universitaria Politecnico è decaduta per aver conseguito la tanto agognata e più che meritata laurea – scrivono in una nota – non ci sorprende, tuttavia, quello che abbiamo scoperto qualche giorno fa: oltre alla nostra senatrice che è decaduta perchè si è laureata, sono stati rimossi dall’incarico a causa delle assenze ingiustificate anche i senatori di Studenti Democratici e dell’affiliata tarantina Csj”.
Le nuove rappresentanze dopo le elezioni
Resta inoltre in stallo anche l’insediamento dei nuovi rappresentanti, dopo le elezioni del 13 e 14 dicembre. “La lista “Azione Universitaria Politecnico – Studenti Per Taranto” ha pareggiato, sia sul consiglio di Dipartimento sia sul Consiglio degli Studenti, con l’altra lista presente per il corso di laurea Magistrale in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio (erogato a Taranto) – spiegano ancora da Aup – Le suddette associazioni hanno proposto e ottenuto che si proceda a una votazione totalmente nuova, che annulli la precedente, rallentando in modo significativo l’elezione dei nuovi rappresentanti nel corso, e di conseguenza, nella giunta di dipartimento, nel consiglio degli studenti e in senato accademico. Noi ci siamo opposti a questa decisione perché bisogna procedere subito a nominare i rappresentanti degli studenti negli organi di governo”.
“Sarà il senato a decidere al più presto”, assicura Di Sciascio.