Il 5 novembre scorso, verso l’orario di chiusura, erano bastati pochi minuti a due individui, a volto coperto, con la minaccia di una pistola e di un coltello, per compiere una rapina, in danno di una tabaccheria di Molfetta, a pochi passi dall’ospedale. Uno dei due, un pregiudicato tranese di 40 anni circa, anche grazie alla pronta reazione del titolare, era stato, però, bloccato da una pattuglia dei carabinieri e dei vigili urbani che transitavano nei pressi dell’esercizio commerciale.
L’uomo, nel tentativo di darsi alla fuga, non aveva esitato a fermare una vecchia fiat Panda, condotta da un anziano e con a bordo la moglie, per tentare di sottrargliela. Dopo una breve colluttazione, l’uomo, trovato in possesso di una pistola giocattolo, che non aveva esitato a puntare nei confronti del personale intervenuto e dello scaldacollo utilizzato per camuffarsi, veniva arrestato. Nelle concitate fasi della rapina, il complice era riuscito a darsi alla fuga con un bottino di circa 4 mila euro.
Le indagini avviate dai carabinieri – supportate dall’analisi dei sistemi di videosorveglianza, nonché dall’analisi dei traffici telefonici – ha consentito di individuare non solo il complice, che materialmente aveva compiuto la rapina ma anche un terzo soggetto, che li attendeva a bordo della sua auto, pronto alla fuga. In particolare, dopo qualche minuto dal compimento della rapina, i due complici dell’uomo arrestato sono entrati in un bar e, dopo qualche minuto, sono usciti con addosso altri abiti.
Uno dei due rapinatori era latitante, in quanto si era sottratto ad un provvedimento di cattura e avrebbe scelto di colpire nella citta di Molfetta, poiché qui sconosciuto. L’uomo è stato fermato a Polignano a Mare, dove si era trasferito da poco. Gli arrestati, entrambi tranesi di 40 anni, quindi, dovranno rispondere, insieme al loro complice, arrestato in flagranza e tutt’ora detenuto, del reato di concorso in rapina aggravata.