Un pizzico di grinta, un po’ di romanticismo da bomber vecchia maniera e il realismo figlio dell’esperienza: ecco il biglietto da visita di Antonio Floro Flores, attaccante del Bari, ingaggiato in prestito dal Chievo con una operazione lampo del ds Sean Sogliano. Il nuovo acquisto è stato presentato oggi al San Nicola.
“Voglio essere ricordato nella storia del club”
“Sono qui per dare una mano al gruppo, fare qualcosa che possa essere ricordato nella storia del club. Non basta la qualità, a volte ci vuole qualcosa in più”.
Amareggiati per Cittadella
“Dopo la sconfitta con il Cittadella eravamo amareggiati. Peccato per il palo che ho colpito. Ci siamo fatti un esame di coscienza. La sfida? Più è difficile, più è bella. Io ho bisogno del Bari e il Bari di me. Sono qui per nuovi stimoli, per fare qualcosa di bello”.
Perché l’addio al Chievo
“Nel Chievo negli ultimi due mesi ho fatto solo una partita. E la società mi ha fatto capire che era meglio andare a giocare altrove. Il presidente veneto è stato sincero e serio. I tifosi del Bari mi hanno fatto sentire apprezzato, con un vero bombardamento sui social. La pressione del pubblico? Ne ho bisogno. Se le cose vanno bene un pubblico come quello di Bari ti fa sentire davvero giocatore”.
Universale d’attacco
“Attaccante centrale o esterno? Ho fatto più l’esterno che il centravanti negli ultimi dieci anni. Ho avuto come allenatori Sarri e Conte, due veri insegnanti. Conte è un vincente, e trasmette questa mentalità ai giocatori”.
“Voglio battere il Perugia da ex con bei ricordi”
“Dobbiamo rimetterci subito in corsa. In B bastano due risultati di fila per risalire. Il Perugia? Sono un ex, ma lo voglio battere. Con gli umbri ho vissuto una annata indimenticabile, arrivando alla finale play off senza ricevere stipendio per sei mesi”.