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Renzi e Berlusconi pensano ad un “Nazareno proporzionale”

Pubblicato da: redazione | Mer, 22 Marzo 2023 - 18:02
Vito Raimondo

Nuova puntata della rubrica “MA SI’, DICIAMOLA TUTTA…” di Vito Raimondo

Il “dieselgate” delle aziende europee somiglia  all’inquinamento cinese

Il gravissimo “dieselgate” che, tempo fa, coinvolse la Wolkswagen, si è allargata alla Fiat e alla Renault. Insomma, i cittadini europei – vergognosamente- diventano inquinatori globali.

Ma non erano i cinesi  quelli che, sino a non molto tempo fa, si accusava di utilizzare materiali fortemente inquinanti (salvo incrementare le importazioni…) nelle loro magliette e calzature che gli occidentali continuano a consumare a più non posso?

Renzi e Berlusconi pensano al Nazereno. In vista di una legge elettorale proporzionale

Renzi e Berlusconi , dopo la liasion del patto del Nazareno, riprendono a dialogare con i “pizzini” sotto forma di interviste parallele e in contemporanea su “Repubblica” e “Corriere della Sera”.

S’è capito che auspicano (vogliono!) una legge elettorale proporzionale che li rimetta insieme. Come nel Nazareno…  Ne vedremo di belle nelle prossime settimane.

Quelle disuguaglianze tra i cittadini che caratterizzano il ventunesimo secolo

Disuguaglianze in aumento nel mondo. Lo afferma Oxfam, una vecchia società di beneficenza londinese, a Davos per il World Economic Forum. Otto superPaperoni  detengono una ricchezza uguale a quella di metà della popolazione del pianeta (3,5 mld. di persone).

In Italia, i primi 7 miliardari possiedono quanto il 30% di tutti i poveri.  Questo, signori, è il neo liberismo introdotto negli anni tra la fine del Novecento e il primo quinquennio  del 21.mo secolo.

L’Ilva abbandoni finalmente il carbone. E Emiliano sente odore di riscatto

Michele Emiliano, governatore della Puglia, gonfia il petto rispetto alla vicenda Ilva. Il Procuratore della Repubblica di Milano, Greco, udito in Commissione parlamentare , ha detto chiaramente che a Taranto è necessario aprire a forme di produzione alternative al carbone.

E’ quanto sostiene, da tempo e inascoltato, il nostro Michelone che apre cos’ al gas dell’impianto della Tap che dovrebbe terminare a Brindisi, invece che a Melendugno.

Mi sembra che sia il caso che ci si schieri dalla sua partew perché l’Ilva non solo si salvi, ma si apra anche alle impellenti necessità ambientali.

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