Il Cittadella si conferma bestia nera del Bari. La sconfitta maturata in Veneto dall’undici di Colantuono (limitata nell’entità solo da una buona prova del portiere Micai) evidenzia come la squadra, dopo la prima parte della campagna di rafforzamento, sia un cantiere aperto nel quale si rischiano di perdere anche le certezze acquisite. Il brio dei nuovi non ha sortito gli effetti sperati, e questa battuta d’arresto( firmata dalle reti chi Chiaretti e Schenetti) deve molto far riflettere sulla necessità di potenziare ancora la rosa per conseguire l’obiettivo play-off.
La chiave tattica: la coperta troppo corta, meglio l’attacco, difesa inguardabile
Il Bari ha subito la manovra dei veneti, non riuscendo a interrompere trame di gioco raffinate e avvolgenti. Troppe palle perse evidenziano la mancanza di qualità in fase di impostazione. Gli esterni del Cittadella hanno avuto soprattutto sulle fasce spazi inattesi, a causa di una prova incolore di Morleo. Nella ripresa l’innesto di Floro Flores ha aumentato il peso del reparto, e la sfortuna ci ha messo il suo zampino (con il palo), mentre il portiere veneto ha compiuto una serie di prodezze notevoli.
Punto di forza: la qualità dei giocatori cardine è la piattaforma da cui ripartire
Maniero, Brienza, Floro Flores, Di Cesare, Basha hanno carisma ed esperienza per elevare il livello del gioco del Bari. La somma di queste individuali non produce un profilo da squadra-corazzata. Almeno adesso. L’intesa tra Maniero e Floro Flores può crescere, come la sintonia con Brienza. Quando propone azioni con ritmi elevati, il Bari può essere micidiale.
Punto debole: innesto problematico di Morleo terzino. Poca qualità sulla mediana
Sono state innegabili le difficoltà di Morleo sulla fascia, amplificate dallo scarso filtro del centrocampo. Macek ha brillato nelle folate offensive, meno nell’interdizione. Ritrovare la blindatura della difesa sarà una priorità di Colantuono nella prossime giornate: il secondo gol ha evidenziato una reattività imbarazzante del reparto, sempre in ritardo sulle seconde palle. A centrocampo, se si spegne la lampadina del creativo Brienza, è notte.
La curiosità: quattrocento tifosi baresi nel settore ospiti
Lo stadio Tombolato? Una colonia biancorossa. I quattrocento tifosi del Bari hanno incoraggiato senza tregua Maniero e compagni. Ma non è bastato. La tifoseria pugliese è di categoria superiore. La squadra (per ora) ancora no.