Allied – Un’ombra nascosta è il nuovo film del regista veterano Robert Zemeckis, con protagonisti l’ufficiale canadese Max Vatan (Brad Pitt) e la francese Marianne Beausejour (Marion Cotillard), due spie della resistenza Franco-Inglese ingaggiate in una missione suicida a Casablanca nel furore della seconda guerra mondiale.
L’ultima vota che Brad Pitt era stato una spia assassina in un film (Mr & Ms Smith), da cosa era nata cosa e Brad aveva lasciato l’allora moglie Jennifer Aniston per la sua co-protagonista nella pellicola, Angelina Jolie. Da quel fatidico momento, in cui due delle star del pianeta si erano unite per benedirci tutti con una meravigliosa e numerosa stirpe, sono passati oltre dieci anni. Ad oggi, in occasione di questo suo ultimo film sulle spie, Brad Pitt si ritrova nuovamente ad affrontare un divorzio e nuove voci di tradimento con la nuova co-protagonista, poi smentite dalla Cotillard stessa.
La buona notizia, per il film almeno, è che le somiglianze tra Mr & Ms Smith e Allied finiscono qui. Lungi dall’essere un capolavoro, Allied ha infatti la struttura chiara di un drammone e la fattura di un film con qualche (mal riposta) ambizione da award season.
I meriti principali del film, in particolare consistono nel sistemare, sullo sfondo di una fotografia incantevole, una storia d’amore ardente e caricarla di pathos con un’indicibile segreto (il presunto tradimento della Cotillard rappresentato dalla sua appartenenza alla fazione opposta, quella tedesca filo-nazista). Il presunto segreto della Cotillard è, infatti, la spina dorsale dell’intero film, ma per quanto interessante da un punto di vista narrativo, non riesce a dare spessore ad un personaggio che rimane inspiegato e sotto utilizzato.
Se nella prima parte del film, l’attrice emerge trionfalmente sulla scena in un frusciare languido di vesti e tra le detonazioni dei colpi del suo mitragliatore, nella seconda parte sparisce dietro dietro la sua routine di casalinga annoiata. Il rimpianto per il poco spessore dedicato al personaggio è solo in parte sanato dal chiaro sforzo dell suo regista con la CGI e i costumi e dall’ancora più evidente alchimia sullo schermo dei suoi protagonisti.
Infine, Allied rimane suo malgrado incastrato in quel limbo del cinema dove vanno i film a cui è difficile attribuire grosse pecche ma che pure risultano inequivocabilmente dimenticabili.
Poco male, però. Alla fine i protagonisti avranno sempre Casablanca. Non il film però, perché nonostante tutti i richiami e le similitudini, Allied non sarà Mr & Ms Smith ma nemmeno Casablanca.