Unicredit presenterà appello contro la decisione del Tribunale civile di Bari che ha condannato la banca al pagamento di 7,6 milioni di euro in favore della Curatela del fallimento Divania, la società barese produttrice di divani dichiarata fallita nel 2011. “UniCredit – si legge in una nota ufficiale – non condivide le conclusioni e le motivazioni della sentenza del Tribunale civile di Bari, sia nel merito che nella quantificazione della condanna, tenuto conto, peraltro, che le somme addebitate da UniCredit per l’operatività in derivati hanno rappresentato delle semplici partite contabili mai pagate ed onorate da Divania, come tra l’altro espressamente riconosciuto dalla Ctu a firma della dottoressa Romanazzi. UniCredit si riserva pertanto di proporre appello”.
Lunedì, il Tribunale, dichiarando la propria incompetenza territoriale con riferimento ad talune richieste risarcitorie, si è pronunciato nel merito accogliendo parzialmente le domande della curatela per 157 operazioni in derivati sottoscritte fra il 1998 e il 2005. I giudici civili hanno dichiarato la nullità di quei contratti, condannando l’istituto di credito a restituire somme per quasi 8 milioni di euro. Per gli stessi contratti, oggi dichiarati nulli, Unicredit è stata condannata nel maggio scorso al pagamento di altri 12,6 milioni di euro corrispondenti alle presunte perdite dovute agli investimenti in derivati.