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Scontro tra treni tra Andria e Corato, ci sono 7 nuovi indagati. L’accusa a Ferrotramviaria: “Non fu garantita la sicurezza”

Pubblicato da: redazione | Mer, 22 Marzo 2023 - 15:05

Nuovi avvisi di garanzia sono stati notificati stamattina dalla Procura di Trani a 7 persone indagate nell’ambito dell’indagine sul disastro ferroviario avvenuto sulla tratta di Ferrotramviaria Andria-Corato il 12 luglio scorso, in cui morirono 23 persone e altre 50 rimasero ferite. La notifica degli avvisi di garanzia è stata decisa dal procuratore di Trani, Francesco Giannella, per sottoporre gli indagati ad interrogatori. A quanto si apprende, i nuovi indagati sarebbero quasi tutti dipendenti di Ferrotramviaria.rnrnNell’inchiesta coordinata dalla Procura di Trani sono già indagate altre sei persone. I reati di disastro ferroviario colposo, omicidio colposo plurimo e lesioni personali colpose plurime vengono contestati ai vertici di Ferrotramviaria, ovvero al presidente del consiglio di amministrazione e rappresentante legale, Gloria Pasquini, al direttore generale, Massimo Nitti, e al direttore dell’esercizio, Michele Ronchi. Gli altri indagati sono il capotreno Nicola Lorizzo e i capistazione di Andria e Corato, Vito Piccarreta e Alessio Porcelli. Indagata anche la società Ferrotramviaria, ai sensi della legge sulla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche.rnrnIl reato di “rimozione od omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro”, che prevede la pena della reclusione fino a 10 anni, è la nuova contestazione avanzata dalla Procura di Trani. Nel disastro ferroviario avvenuto sulla tratta Andria-Corato, del 12 luglio scorso morirono 23 persone e altre 50 rimasero ferite. La nuova ipotesi di reato farebbe riferimento al sistema di sicurezza del “blocco telefonico” – ritenuto dai pm “obsoleto ed assolutamente insicuro” – presente sulla tratta in cui si verificò lo scontro frontale tra i due treni.rnrnLa procura di Trani disporrà quasi certamente la ricostruzione multimediale dell’incidente ferroviario avvenuto in Puglia il 12 luglio scorso in cui morirono 23 persone. I magistrati stanno invece valutando se chiedere al gip l’esperimento giudiziale per ricostruire dal vivo le fasi e le modalità dello scontro frontale tra i due convogli di Ferrotramviaria. L’esperimento giudiziale consiste nella osservazione sperimentale di quanto accaduto attraverso la riproduzione dei fatti e la ripetizione simulata delle sue modalità di svolgimento.

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