Zibba (Sergio Vallarino) è un cantautore ligure molto prolifico, che negli anni è stato produttore di alcune realtà indipendenti e l’anima di diversi progetti. Riguardo questi ultimi, si tratta del trio DoubleTrouble e del Collettivo del Pane, oltre al progetto storico con Almalibre. Il suo ultimo singolo è Universo, del maggio scorso.
Zibba sarà presente al prossimo Festival di Sanremo, avendo firmato come autore due brani della categoria Big: Togliamoci la voglia (Raige e Giulia Luzi) e Spostato di un secondo (Marco Masini). Proprio a Sanremo il cantautore ha ricevuto il Premio della Critica “Mia Martini” e il Premio della Sala Stampa Radio-Tv- Web “Lucio Dalla” per il brano Senza di Te, col quale ha partecipato nel 2014. Negli anni Zibba si è affermato come autore per nomi di grande rilievo, come Emma, Eugenio Finardi, Cristiano De Andrè, Patty Pravo, Michele Bravi, Zero Assoluto, Alex Britti, Max Pezzali, Moreno.
Zibba è stato ed è l’anima di diversi progetti. Cosa bolle in pentola?
Come sempre molte cose. Sto preparando un nuovo disco che uscirà in primavera. Nel frattempo con l’amico Matteo Monforte sto scrivendo un libro del quale parleremo molto presto. In estate riprenderanno i live con la band e con il trio DoubleTrouble con il quale abbiamo appena concluso un bellissimo tour. E scrivo tante canzoni.
Zibba sarà presente a questa edizione di Sanremo, come autore di due brani. Com’è questa esperienza per te?
Era un mio sogno essere autore di un brano al Festival. Il regalo è arrivato doppio. Sia Marco Masini che la coppia Raige/Luzi canteranno una canzone scritta da me insieme ad autori, colleghi fantastici come Diego Calvetti e Luca Chiaravalli. Sono felice. Non vedo che l’ora sia quella settimana per godermi lo spettacolo. Ho grande stima di Masini e Raige da molto tempo, e anche se ho conosciuto Giulia da poco devo dire che mi ha stupito per la sua voce e per il suo modo di essere. Spero davvero che questo festival porti loro fortuna.
Che rapporto ha Zibba con lo scrivere e la letteratura?
Scrivere è parte del mio essere. Non saprei fare senza. Scrivo sempre, è una necessità fisica oltre che emotiva. Non leggo molti libri, non in questo momento della mia vita. Ma la letteratura è stata fondamentale per me. Leggere apre la mente, sviluppa la creatività. Una necessità. Credo sia fondamentale. Per questo compro sempre tanti libri. Perché so che arriverà il momento in cui ne avrò bisogno.
Com’è Zibba quando produce un altro artista?
In studio poco simpatico, lo ammetto. Una mia buona caratteristica. Cerco di pensare a tutto. Se sono chiamato a ricoprire un ruolo mi ci butto interamente. Mi calo nella parte come fosse un film. Mi circondo di collaboratori forti che ne sanno più di me e non perdo di vista quello che sarà il domani dell’artista con il quale sto lavorando. Penso a fare il meglio per lui fino in fondo, anche quando risulta difficile da capire.
Zibba prova davvero a guardare tutto “da un punto lontano, come dall’Universo”?
Per forza. Nel caso contrario mi esploderebbe la testa. Ho bisogno di guardare sempre le cose dall’altro punto di vista. Soprattutto quando mi fanno soffrire. Perché nell’altro punto di vista magari c’è la risposta. E si fa prima a guarire.