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Cassa prestanza Comune di Bari, i lavoratori respingono le proposte di modifica

Pubblicato da: redazione | Mer, 22 Marzo 2023 - 13:19

In data 28 dicembre 2016 si è tenuta una anomala assemblea degli iscritti che aveva all’ordine del giorno un unico punto: “Modifiche dello Statuto della Cassa Previdenza”. L’anomalia o meglio l’irregolarità della stessa non ha permesso la partecipazione della stragrande maggioranza degli aderenti (circa 1500) per mancata notifica dell’avviso di convocazione, per giunta fissata in una data non idonea per la sua concomitanza con le festività di fine anno e l’assenza in sede di tanti lavoratori del comune di Bari.

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Grazie al passaparola e alla pubblicazione della convocazione sul portale intranet dell’ente, accessibile a parte dei lavoratori del comune, hanno potuto per la prima volta partecipare ad una assemblea della Cassa circa 300 iscritti. Di questi oltre 150 hanno sottoscritto una mozione d’ordine che chiedeva la modifica dell’ordine del giorno sui seguenti punti:

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    Non essendo previsto all’art. 20, c. 4 dello Statuto vigente le modalità di svolgimento dell’assemblea e di approvazione o respingimento delle modifiche dello statuto proposte, si evidenziava quanto previsto dall’art. 21 del C.C.: assemblea valida solo in presenza dei ¾ degli iscritti (oltre 1000) e deliberazioni approvate a maggioranza dei presenti;

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    Non avendo mai avuto conoscenza del bilancio analitico della cassa, lo si richiedeva insieme ad una chiara descrizione dello stato economico della cassa;

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    Sorti notevoli dubbi sulla corretta e sostenibile gestione delle risorse versate negli anni alla cassa per un esagerato vantaggio a favore delle categorie più alte e in particolare della Dirigenza nella liquidazione del premio di Buonuscita, si richiedeva il blocco delle liquidazioni future e il congelamento delle risorse ancora nella disponibilità della Cassa di Previdenza nelle more di provvedimenti di risanamento dei conti della stessa;

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    Ritenendo vessatoria la clausola prevista dall’art. 10, c. 2 dello Statuto circa l’Irrevocabilità dell’iscrizione alla cassa, e proponendo il consiglio di Amministrazione della stessa una “Novazione Soggettiva”, ossia la nascita di una nuova obbligazione contrattuale con l’estinzione della previgente, si proponeva la previsione della possibilità di Revoca dell’iscrizione alla Cassa;

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    Infine, prevedendo la modifica dello Statuto il contributo economico del socio fondatore (Comune di Bari), e ben conoscendo la mancata erogazione dello stesso per il triennio 2014 – 2016, si richiedevano chiarimenti sull’approvazione del bilancio 2015 che invece riportava a bilancio, ossia come erogato a favore della cassa, il contributo per gli anni 2014 e 2015.

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Molti degli iscritti intervenuti insistevano sul loro parere contrario alle modifiche statutarie, proponendo le stesse richieste della mozione descritta, evidenziando come fatto increscioso e preoccupante la mancata partecipazione all’assemblea del Presidente della Cassa, delegato dal Sindaco del comune di Bari, “l’assessore Tomasicchio”. Tutti sottolineavano le presunte irregolarità della convocazione e tenuta dei lavori assembleari, non essendosi costituita la presidenza, accertato il numero dei presenti che avevano firmato la presenza senza alcuna identificazione documentale, e dato lettura della verbalizzazione effettuata manualmente dalla Segretaria della Cassa Prestanza “Dirigente dott.ssa Lupelli” che di fatto ha anche presieduto l’assemblea.

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Terminati gli interventi, la stessa Dirigente Lupelli metteva ai voti la proposta di modifica dello Statuto, anziché la mozione d’ordine e le altre espresse richieste avanzate dagli intervenuti, nonostante il quasi unanime dissenso dei presenti all’assemblea, che alla fine per acclamazione respingevano le proposte di modifica.

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Ieri moltissimi Lavoratori assieme all’USB che ha sempre tenuto alta l’attenzione su questa oscura vicenda dando, tra l’atro, la più ampia informazione possibile hanno respinto la prepotenza di dirigenti che con un colpo di mano volevano trasferire le responsabilità sui lavoratori trasformandoli in soci. Invece NO! I responsabili sono altri, e vanno individuati anche tra quei sindacati che hanno imperato nel corso di tutti questi anni. Se non fosse chiaro non finisce qui!!! USB promette battaglia su ogni fronte e con ogni mezzo. I lavoratori che rischiavano di ricevere un bel regalo di fine anno potranno invece, grazie al coraggio e alla tenacia di molti di loro, festeggiare con maggiore serenità e maggior fiducia l’arrivo del Nuovo Anno”.

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