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Operazione di carabinieri e Dia a Conversano, sgominato clan La Selva

Pubblicato da: redazione | Mer, 22 Marzo 2023 - 13:12
Carabinieri - Foto: Luca Desiderato - Borderline24 | Il giornale di Bari

Un centinaio di militari dei carabinieri è impegnato da stamattina in una operazione coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia: sono in fase di esecuzione una decina di di ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip del Tribunale del capoluogo pugliese, nei confronti di personaggi ritenuti responsabili, a vario titolo, di “associazione per delinquere finalizzata alla commissione di attentati incendiari e dinamitardiporto detenzione e uso di armi e materiali esplodenti, nonché associazione finalizzata al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti”.rnrnL’inchiesta dei carabinierirn

I provvedimenti arrivano in seguito ad un’indagine della Compagni di Monopoli conclusa nell’agosto del 2016, sviluppata attraverso articolate intercettazioni telefoniche e ambientali, scaturita dopo l’inchiesta sull’omicidio tentato del capo indiscusso del gruppo criminale di Conversano, Nicola Antonio La Selva, ferito, nell’agosto del 2013, da cinque colpi d’arma da fuoco nel parco di Conversano. Dalle indagini è risultato il ruolo di primissimo piano svolto, nella banda, dalla compagna del boss. 

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L’attività investigativa ha permesso di far luce sull’esistenza di due gruppi criminali strutturati e contrapposti – il primo dei quali facente capo al boss La Selva – artefici di una lunga serie di attentati incendiari e dinamitardi, compiuti al fine di affermare il rispettivo dominio criminale sul territorio.

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Incendiata l’auto di un militare dell’Arma

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Il 29 maggio 2014, risulta dalle investigazioni che il figlio di La Selva si era reso responsabile di danneggiamento all’autovettura di un militare dell’Arma (bruciata), ora in congedo e all’epoca effettivo alla Stazione del luogo, per ritorsione dopo che il carabiniere lo aveva inseguito per un mancato stop (era alla guida di un motoveicolo rubato) ad un posto di blocco. Il boss La Selva, infine, cedeva lo scettro degli affari del clan alla compagna quando era detenuto, e le impartiva ordini di cercare sinergie con il clan barese degli Strisciuglio. Nel corso dell’inchiesta, sono stati tratti in arresto, nella flagranza, 3 associati, sequestrando significativi quantitativi di droga.

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