Il programma natalizio del Comune di Bari si arricchisce di un’ulteriore iniziativa, continuando a portare il pubblico tra i vicoli di Bari Vecchia. Si tratta di sei presepi, curati dai residenti, dalle parrocchie e dalle associazioni del borgo antico che resteranno aperti – come da tradizione – dall’Immacolata alla Candelora, il 2 febbraio. Nel pomeriggio di oggi, 13 dicembre, il primo tour guidato, accompagnato da canti di Natale in dialetto barese. I primi fruitori dell’iniziativa, i turisti, le scolaresche e gli abitanti del posto, con l’auspicio – da parte degli organizzatori – di coinvolgere sempre più gente. “Portare le iniziative nel centro storico – dichiara il sindaco Decaro – significa guardare al passato e al futuro della città, perché attraverso la valorizzazione di Bari Vecchia, facciamo un investimento sul turismo e sulla cultura di Bari”.
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Le tappe del tour
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Oltre ai vari presepi allestiti nelle parrocchie, sei sono le tappe del tour tra i presepi della città vecchia. Tra questi, l’associazione Michele Fazio, che dedica il presepe di quest’anno ai volontari che hanno operato durante il disastro ferroviario tra Andria e Corato e durante il terremoto in centro Italia. Il tour per “Spaccabari” continua col presepe di San Pietro Vecchio – a cura dei residenti della corte – il tradizionale presepe di polistirolo dell’Arciconfraternita della Santissima Trinità e dei Santi Medici, il presepe francescano di via delle Crociate e il presepe di San Luca, vicino alla Basilica di San Nicola. “Finalmente i cittadini stanno oltrepassando corso Vittorio Emanuele – interviene don Franco Lanzolla, parroco della Cattedrale – per entrare nel cuore dell’arte, della fede e della storia di Bari”.
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Per visitare i presepi, basta recarsi a Bari Vecchia e cercare tra i vicoli le sei location: i visitatori saranno accolti dai curatori dei presepi, che spiegheranno loro la storia e le tradizioni del posto.
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Le speranze dei residenti
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“I residenti hanno molto apprezzato che il Natale a Bari si festeggiasse, finalmente, anche tra i vicoli della città vecchia – spiega Michele Fanelli, presidente del circolo Acli Dalfino – la tradizione dei presepi va avanti da molti anni, anche quando su Bari Vecchia c’era solo buio pesto. Speriamo che questa collaborazione con le istituzioni continui anche al di là del periodo natalizio”.
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“Vogliamo che Bari Vecchia rinasca – aggiunge Pinuccio Fazio, padre di Michele, ucciso a 16 anni in uno scontro a fuoco tra i clan rivali Capriati e Strisciuglio – e che non succeda più quello che è successo a mio figlio”.
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