Tutto esaurito nei parcheggi di scambio durante l’Immacolata. Da Pane e pomodoro alla Ferrotramviaria fino a Largo Due Giugno i park and ride scoppiavano. Tanto che è stato necessario aggiungere una navetta dall’area di sosta di corso Vittorio Veneto.
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“Voglio ringraziare tutti i cittadini che hanno scelto di vivere Bari in questa giornata di festa godendosi la città senza auto – commenta il sindaco Antonio Decaro -. Loro ci aiutano a rendere questa città più accogliente”.
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In realtà però non sono mancati i disagi. Da un lato si è registrato il tutto esaurito, dall’altro le stesse navette a causa della forte domanda sono risultate insufficienti. E c’è chi è tornato a casa dopo aver atteso invano al freddo. Come raccontano sulla bacheca Facebook dello stesso sindaco.
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“Ancora brutte figure per la nostra città – si legge in un posto – Sto ospitando i miei parenti da Roma. Dopo aver verificato l’impossibilità di parcheggiare in prossimità del centro ci siamo spostati al Park & ride del lungomare dove si è rivelata tutta la cattiva organizzazione e l’approssimazione con cui viene gestita l’accoglienza e la mobilità a Bari. Con noi due bambini, di 5 anni e di 1 mese. Quindi, anche se lontano, il park & ride era l’unica possibilità. Parcheggiato e pagato biglietto e scontrino del parcheggio ci siamo resi conto che la fermata del bus era esterna al parcheggio e l’unico bus che passava proveniva già dal primo park &ride e arrivava stracolmo di persone. Circa 100 persone ad aspettare alla fermata, il primo bus che nemmeno si è fermato perchè stracolmo, il secondo che imbarca appena 20-30 persone strette come sardine. Noi con due bambini al seguito, abbiamo ripreso le macchine e siamo rientrati a casa. Questo il livello a Bari”. “Abbiamo atteso inutilmente – aggiunge – nel freddo frizzante e con un umidità pazzesca, con due bambini piccoli (un neonato), chiedendoci quando saremmo riusciti a salire”.