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Bari, aprono i mercatini nel centro storico: lo shopping natalizio tra sacro e profano

Pubblicato da: Francesca Romana Torre | Mer, 22 Marzo 2023 - 12:33
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È cominciato il 6 dicembre – giorno di San Nicola – il mese di festeggiamenti del Natale barese. Oltre alla processione, la messa e la visita del Patriarca di Costantinopoli, anche l’apertura dei mercatini nel centro storico, tra piazza Mercantile, via Venezia e Largo Chiurlia. Sulle bancarelle – assegnate tramite un bando del Comune – bigiotteria, artigianato e distillati fatti in casa, ideali per lo shopping natalizio di chi, tra una sgagliozza e una popizza, decide di farsi una passeggiata in centro.

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Un Natale fatto a mano

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Le parole d’ordine per quest’anno: homemade e chilometro zero. “È mia moglie a fare i liquori – spiega l’espositore de “Il trullo di pietra” dal suo banchetto in piazza Mercantile – io li trasporto e li vendo. Usiamo la frutta delle nostre campagne e gli agrumi vengono direttamente dalla Sicilia”.

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Chi è alla ricerca di un regalo creativo e originale, troverà anche borse e accessori realizzati con materiali inusuali, come dischi in vinile e carta stampata. Tra gli espositori, anche Mera, salentina, esperta di minerali, che gira da vent’anni per le piazze pugliesi per vendere i suoi gioielli e condividere le sue competenze: “Una volta, qualche anno fa – racconta – una signora mi si avvicina e mi chiede informazioni sulle pietre esposte. Quando le ho risposto, ha commentato ‘Sei più brava dei miei studenti’. Era una professoressa di mineralogia dell’università!”. Le bancarelle proseguono anche su via Venezia, in bilico tra sacro e profano: c’è chi vende statuette in ceramica per il presepe e icone di San Nicola e chi, invece collane, braccialetti e cappellini.

rnTra Puglia e Europa dell’Estrn

Superata via Venezia, con la bancarella di arredi sacri provenienti dalla Terra Santa, il tour continua in largo Chiurlia tra vini pugliesi e artigianato, questa volta di ispirazione orientale. Ben due bancarelle sono dedicate, infatti, a prodotti russi tra cui il “Soutache” – ricamo tipico degli abiti degli Zar – e le bambole, vestite come le eroine di Tolstoj. Infine, la pugliese Marilena, che ha trovato un supporto assolutamente originale per la sua pittura: l’artista dipinge minuscole icone e personaggi direttamente su sassi non scolpiti. Così, tra una coppia di gufi e un piccolissimo San Nicola, ci racconta: “Non posso permettermi un negozio, ma ho partecipato al bando anche quest’anno per poter vendere i miei lavori”.

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