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rnrnSi chiama Art Bonus ed è il progetto attivato dall’amministrazione comunale con il quale i privati possono donare fondi da utilizzare per ristrutturare beni artistici e architettonici, usufruendo di detrazioni fiscali.rnrnAl Comune sono arrivati 135mila euro che saranno utilizzati per la ristrutturazione del Fortino (sia per la terrazza sia per la parte sottostante, per interventi complessivi da 120mila euro) e per la Colonna Infame (15 mila euro): il monumento di piazza Mercantile, come testimoniano ancora le foto, viene preso continuamente di mira dai vandali che lo ricoprono di scritte.rnrnI nuovi mecenatirnrnI nuovi mecenati baresi hanno potuto scegliere i beni da finanziare in base ad un elenco fornito appunto dal Comune. Nella lista ci sono Ugo Patroni Griffi per l’Amgas (con erogazioni superiori a mille euro), Luca Alberto Clarizio e Maria Siponta Fini per la Banca Medionanum (con donazioni comprese tra 500 e mille euro), e per le donazioni al di sotto dei 500 euro tutti gli assessori e il sindaco, le associazioni Sommeliers Puglia, Compagnia d’Autore, Bonsai e dintorni, L’Albero dei sogni, Massimo Diodati, Maria Schironi, Bari Aperta, Giovanni Porta e Cristina Cara.rnrnOltre al Fortino e alla Colonna Infame ci sono anche altri beni da ristrutturare: sono stati donati 12mila euro per la chiesa di Santa Maria del Buon Consiglio e 3300 euro per casa Piccinni. Nulla è arrivato per il restauro delle collezioni del museo civico e delle edicole votive.rnrnDecaro: “Un segnale per la città”rnrn“Ci sono voluti diversi mesi, ma finalmente anche a Bari il progetto dell’Art Bonus sta prendendo piede – dichiara il sindaco di Bari Antonio Decaro -. Siamo molto contenti dell’interesse che cittadini, associazioni e aziende stanno mostrando nei confronti di questa opportunità, soprattutto perché questo significa che c’è una maggiore consapevolezza del valore del nostro patrimonio artistico e culturale e soprattutto che è compito di tutti prendersene cura, partecipando attivamente al recupero e alla valorizzazione dei nostri beni più importanti”.rnrn“Art bonus è una rivoluzione che richiede tempo e perseveranza per affermarsi – spiega Silvio Maselli, assessore alle Culture e promotore dell’iniziativa -. Siamo tra i primissimi Comuni del Mezzogiorno ad averci creduto e, a giudicare dall’entusiasmo e dalle richieste di informazioni che stiamo registrando nelle ultime settimane, significa che abbiamo scommesso nella direzione giusta. Nelle prossime settimane, integreremo l’elenco dei beni, dei lavori e dei siti che potranno essere finanziati attraverso la misura dell’Art Bonus”.rnrn
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