“I baresi hanno il teatro nel sangue”. Parte oggi una singolare campagna promossa dalla Cgil e firmata da developing.it per rinsaldare il legame tra la città e il teatro, in difesa dei lavoratori.
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Sulle locandine appaiono una ballerina che fa la spesa in tutù al mercato di Santa Scolastica, una signora barese che si morde la mano per la rabbia, inserita armonicamente in scena mentre sgrida Romeo in attesa di Giulietta, un attore della tragedia greca che scongiura un severo vigile urbano per essere graziato da una multa salata.
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“Abbiamo ritenuto di accompagnare la vertenza dei lavoratori del Petruzzelli – dichiara Pino Gesmundo, segretario generale Cgil Puglia – con una campagna mediatica per mettere al centro delle politiche culturali pugliesi il tema importante della vertenza Petruzzelli e della tutela del lavoro per fare in modo che il teatro si affermi non solo come icona culturale sulla scena pugliese ma anche come soggetto di produzione artistica e culturale”.
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“Il capoluogo pugliese come fulcro dell’area metropolitana – ribadisce Gigia Bucci, segretario generale Cgil Bari – deve avere la capacità di difendere l’importanza valoriale del teatro Petruzzelli non solo come simbolo della città ma anche e soprattutto come espressione storico e culturale che senza la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori impiegati nel perimetro occupazionale della Fondazione, non sarebbe possibile realizzare”.
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Infine la Slc provinciale e regionale per nome dei suoi segretari generali Bari e Puglia, Vito Battista e Nicola Di Ceglie, ribadisce l’impegno che da sempre ha profuso a sostegno della vertenza “nella convinzione – spiegano – che la salvaguardia dei livelli occupazionali passi anche e soprattutto attraverso la presa di posizione dell’impegno concreto da parte non solo dei soci fondatori, ossia Comune, Regione e Ministero, ma anche di tutti i soggetti fruitori, ossia cittadini, esponenti del mondo politico, dell’associazionismo, della società civile”.
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