Arriva il freddo a Bari, ma le scuole non sono preparate ad affrontarlo. Nonostante la colonnina di mercurio segni sempre più spesso temperature inferiori ai 10 gradi, molti degli istituti baresi non possono attivare i termosifoni nelle aule e nei corridoi perché non sono funzionanti, costringendo così i ragazzi a seguire le lezioni con i giubbotti.
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L’ala dei laboratori dello Scacchi al freddo
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Tra gli istituti al momento senza riscaldamento, c’è il liceo scientifico Scacchi. Come già raccontato a settembre da Borderline24, infatti, l’ala che ospita i laboratori non ha il riscaldamento attivo. Una situazione creatasi in seguito alla rottura della canna fumaria, che però non è mai stata aggiustata, vista la mancanza di fondi della Città metropolitana per nuovi interventi.
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“Non possiamo fare altro che attendere – spiega il preside dello Scacchi Giovanni Magistrale -, abbiamo fatto richiesta agli uffici competenti. Ci hanno spiegato che di recente c’è stato un cambio del dirigente e per questo motivo si stanno accumulando ritardi. I ragazzi si lamentano del freddo, ma non possiamo farci nulla. Speriamo solo che la situazione si risolva prima di gennaio, quando la temperatura scenderà ancora di più”.
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Il Majorana senza riscaldamento nelle aule
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Se allo Scacchi il problema è circoscritto all’ala dei laboratori, nella sede principale dell’istituto Majorana al quartiere San Paolo sono tutte le classi al secondo piano e al terzo ad essere rimaste al freddo. I termosifoni all’interno delle aule infatti sono distrutti ormai da tempo, mettendo a rischio anche la salute dei ragazzi, essendo stata rimossa la copertura di plastica esterna: qualcuno si potrebbe ferire con i pezzi di ferro sporgenti. Nei corridoi i radiatori invece funzionano, ma non è raro trovarne anche qui alcuni con solo “l’anima” in ferro.
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“Si tratta di un’intervento di manutenzione straordinaria – spiega la dirigente Paola Petruzzelli-, quindi sappiamo che non è un problema che si risolverà nel breve periodo. Non vediamo i tecnici della Città metropolitana ormai da più di un mese e questo non è l’unica situazione di emergenza dell’istituto. Per fortuna i ragazzi non si lamentano più di tanto, ma di certo non possiamo affrontare così l’inverno. Dopo natale solleciteremo con più urgenza all’ufficio competente”.
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I termosifoni rimossi al Flacco
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Il problema del riscaldamento mancante sembra affliggere molti degli edifici scolastici più datati. Uno di questi è sicuramente il Flacco, dove, nonostante la normativa imponesse come termine ultimo il 15 novembre, il riscaldamento non è stato acceso. Il motivo lo spiega uno degli studenti: “I termosifoni – racconta -, sono vecchi e in molte classi sono stati addirittura rimossi”. Le aule dell’istituto sono dotate di due termosifoni, ma in molte aule ne rimane uno solo. Prima dell’inizio dell’anno accademico ne sono stati smontati diversi, chiudendo con lo stucco i tubi nel muro. “Con il risultato – conclude lo studente -, che le classi saranno parzialmente riscaldate durante l’inverno. Certo, sempre se prima si decideranno ad accenderli, visto che l’istituto è attualmente al freddo e noi seguiamo le lezioni con i giubbotti”.