Il Bari mette ko la Salernitana con cinismo e concretezza

Il Bari non ha ancora l’istinto da killer della formazioni d’alta quota ma con la Salernitana ha mostrato concretezza da squadra di categoria: il 2-0 finale premia il cinismo sotto porta di De Luca e compagni e la capacità di gestione della gara grazie a intuizioni lucide del tecnico Colantuono. Nel computo finale va considerato anche un rigore non fischiato ai campani nella ripresa, per un evidente fallo di mano di Basha in area.rnrnLa zona play-off, ora, è solo a due punti. La volata prima del giro di boa è iniziata con il piede giusto ma bisogna proseguire con intensità e una crescita del gioco corale.rnrnLa chiave tattica: finalmente l’equilibrio giusto per tutti i 90’rnrnI pugliesi stanno assimilando schemi e tempi del 4-3-3. La scelta di schierare un centrocampo imbottito di mediani (falegnami) ha pagato. Solo in avvio Micai ha dovuto sfoderare prodezze determinanti. Poi dopo il vantaggio di De Luca (non segnava su azione in casa dal 27 settembre 2015) e il raddoppio di Daprelà, i pugliesi si sono mossi come squadra matura.rnrnPunto di forza: l’estro di Brienza sulle palle inattive unito a schemi indovinatirnrnDue gol, due azioni scaturite da invenzioni su punizione di Brienza. L’ex Bologna ha vinto sul piano della concretezza la sfida a distanza con Rosina (due legni). Con Maniero in ombra, Brienza è stato il vero regista offensivo, rallentando il ritmo quando i compagni accusavano cali di tensione. Bene Daprelà, entrato con il piglio giusto per Sabelli (ha preso una botta al collo del piede).rnrnPunto debole: la manovra offensiva non valorizza il potenziale di ManierornrnNegli schemi del Bari di Colantuono Maniero non brilla. Il suo potenziale è congelato dal ritardo atletico e da un gioco che non ne esalta le caratteristiche. Attraversa un momento difficile e Colantuono ha invitato a sostenerlo.rnrnLa curiosità: festa per il gemellaggio e fischi per Maniero e ZitornrnBari-Salernitana è stata una festa sugli spalti con cori e striscioni nelle due curve. I fischi? Solo per due giocatori considerati “nemici” dalle due tifoserie: Maniero è stato punzecchiato per aver snobbato l’offerta granata nel mercato estivo, mentre Zito è contestato per alcune sue discutibili performance con la maglia dell’Avellino contro il Bari.