Defibrillatori in ogni negozio, albergo, ristorante, b&b per intervenire tempestivamente in caso di infarto e salvare quante più vite possibili. E’ la nuova iniziativa di Confcommercio Bari che oggi ha siglato un accordo Zoll – azienda cardine nella cardioprotezione – che permetterà ai commercianti, ai ristoratori e ai gestori di lidi balneari, discoteche, alberghi e bed & breakfast di acquistare i defibrillatori a un prezzo ridotto
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I dati
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Sono circa 70mila le persone che ogni anno in italia muoiono di arresto cardiaco. I tempi di intervento in caso di infarto sono talmente brevi che spesso le ambulanze non riescono ad arrivare in tempo per salvare la vita del paziente: per questo motivo si parla di cardioprotezione diffusa, per istituire in ogni luogo di aggregazione un centro di primissimo soccorso alla portata di tutti.
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L’accordo tra Confcommercio e Zoll
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Incluso nell’accordo, un programma agevolato di formazione dei dipendenti per insegnare loro l’uso corretto del defibrillatore e la garanzia sull’apparecchio, onde evitare malfunzionamenti che, in caso di emergenza, possono essere fatali.
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“Grazie a questo accordo, l’esercente potrà salvare la vita del cliente con un attrezzo che costa poco più di uno smartphone – interviene Ruggiero Mennea, presidente del comitato permanente di Protezione Civile della Regione Puglia – la diffusione capillare dei defibrillatori può colmare le mancanze oggettive del 118, che per forza di cose non riesce a intervenire tempestivamente in caso di infarto”.
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In attesa dell’approvazione della proposta di legge presentata dallo stesso Mennea il 7 ottobre scorso – che imporrà l’installazione dei defibrillatori semiautomatici in scuole, cinema, teatri, pub, ristoranti, stazioni, centri commerciali, condomini ed aziende con più di quindici dipendenti – sta alla libera coscienza degli esercenti decidere di acquistare o meno l’apparecchio di primo soccorso.
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Il pronto intervento alla portata di tutti
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Il defibrillatore che – speriamo – sarà diffuso al più presto nei principali punti di aggregazione, è pensato per permettere l’intervento anche da parte di chi non ha alcuna preparazione in campo medico. La macchina guiderà il soccorritore passo dopo passo, monitorando il battito tramite elettrodi da applicare sul petto del paziente. Anche se il soccorritore sarà in una condizione di panico, gli sarà sufficiente seguire le istruzioni della voce registrata emessa dell’apparecchio per portare a termine le procedure di soccorso. Sarà la macchina stessa a emettere o meno la scarica, a seconda del battito che gli elettrodi riusciranno a rilevare. Il coperchio dell’apparecchio, inoltre, sarà usato come supporto per il capo del paziente che dovrà essere sollevato per liberare le vie respiratorie.
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Gli esercizi commerciali che decideranno di acquistare il defibrillatore automatico saranno messi in rete col 118 per avere contezza dei punti cardioprotetti sul territorio cittadino e poter dirigere il paziente in caso di bisogno al defibrillatore più vicino.
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“Non voglio che questi apparecchi si diffondano solo per il deterrente legale – conclude Mennea – ma per la coscienza dei singoli commercianti, dirigenti scolastici, proprietari di alberghi e per la diffusione della cultura della prevenzione”:
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