Israele come modello da imitare, ma anche come possibile partner per progetti di ricerca e sviluppo di nuove tecnologie produttive. Il convegno di lunedì 21, organizzato dal Politecnico e dalla Camera di Commercio di Bari, in collaborazione con l’associazione Italia-Israele e il Technion – istituto tecnologico di Haifa, introdurrà un confronto tra scienziati e rappresentanti dell’industria sulle buone pratiche israeliane e locali, con un focus sulle eccellenze pugliesi, come l’aerospazio e la meccatronica. I lavori inizieranno alle 9 nell’aula magna “Attilio Alto” del Politecnico, nel campus universitario di via Orabona.
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Il convegno
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Il ruolo delle università nella ricerca, il contesto per favorire il trasferimento tecnologico, le opportunità per trasformare le innovazioni in competitività sul mercato globale. Su questi temi interverranno i relatori Rafi Nave, direttore della Bronica center per l’imprenditorialità del Technion, David Shem Tov, amministratore delegato dell’acceleratore d’imprese T -Factor e Yossiyamin, fondatore e amministratore delegato della SpacePharma. Seguirà il dibattito e gli interventi del pubblico. Aprirà i lavori il rettore del Politecnico, Eugenio Di Sciascio, seguito dal presidente della Regione, Michele Emiliano, il ministro consigliere dell’ambasciata di Israele in Italia, Rafael Erdreich, il presidente di Unioncamere Puglia, Alessandro Ambrosi e il consigliere del direttivo dell’associazione Italia-Israele, sede di Bari, Raphael Aboav. Concluderà l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Loredana Capone.
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Israele, “Start up nation”
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Israele è chiamata “Start up Nation”, per la capacità che ha di favorire e sostenere nuove imprese innovative, nei settori industriali più sviluppati e promettenti. Noto anche come Israel Institute of Technology, il Technion è un istituto tecnologico della città di Haifa, in Israele, fondato nel 1912 e considerato, attualmente, tra le prime cinquanta università del mondo. Concepito inizialmente come Politecnico, è stato successivamente ampliato con una Facoltà di Medicina, tra i cui docenti si segnalano alcuni premi Nobel come Avram Hershko e Aaron Ciechanover (nel 2004 per la chimica). La facoltà di Ingegneria, in particolare il dipartimento di Elettronica, risulta tra i quindici migliori al mondo.