Su proposta dell’assessora al Welfare Francesca Bottalico, la giunta comunale ha approvato ieri l’adesione del Comune di Bari alla manifestazione nazionale a contrasto della violenza di genere in programma in piazza della Repubblica, a Roma, il prossimo 26 novembre. L’evento è stato organizzato per sensibilizzare i cittadini sul fenomeno del femminicidio e sottoporre all’attenzione dell’opinione pubblica il preoccupante aumento delle azioni di violenza esercitate dagli uomini nei confronti delle donne. Il 25 novembre, infatti, ricorre la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, celebrata il giorno successivo per volontà della rete dei Centri antiviolenza D.i.Re, dell’U.D.I. nazionale e della rete romana “Io decido”.
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Il Comune di Bari è da tempo impegnato nella promozione delle politiche di parità di genere e di iniziative a contrasto di ogni forma di violenza nei confronti delle donne e delle fasce più fragili della cittadinanza, anche attraverso il lavoro che da anni svolge il Centro antiviolenza comunale, nato al fine di supportare donne e minori vittime di maltrattamenti e abusi e di prevenire e contrastare il fenomeno della violenza di genere e dello stalking.
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“Purtroppo la violenza maschile ha tanti volti e si manifesta in modi e forme striscianti, spesso irriconoscibili – commenta Francesca Bottalico -. Sono tante le donne che subiscono maltrattamenti fisici, verbali e psicologici senza denunciarli, e tante altre che non riescono nemmeno a dare un nome agli atteggiamenti vigliacchi e prepotenti dell’uomo, che in qualche modo ritiene di imprimere una sorta di marchio di proprietà sulla propria compagna, così come sulla figlia o su una collega. Per tante notizie di violenza rese note dalla stampa, ne esistono purtroppo tantissime altre silenziose perché gli abusi non vengono denunciati o addirittura non riconosciuti. Pertanto, abbiamo aderito con convinzione alla manifestazione nazionale in programma il prossimo 26 novembre, a Roma. L’amministrazione comunale da tempo è al lavoro per sostenere le vittime e il loro percorso di autonomia, finalizzato ad affermare il loro diritto all’autodeterminazione e a far sì che possano decidere autonomamente della propria vita. Oltre al Centro antiviolenza, possiamo contare sul supporto attivo della rete cittadina di Generareculturenonviolente, che con grande passione porta avanti un lavoro quotidiano e continuo, proprio per cercare di rovesciare il pensiero dominante secondo cui l’uomo ha diritto di esercitare il proprio controllo sulla donna. La settimana prossima presenteremo il ricco programma di iniziative che vedrà coinvolte più di 50 realtà cittadine di Generareculturenonviolente al fianco dell’assessorato al Welfare e del Garante dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza della Regione Puglia”.