È stata sottoscritta questa mattina la convenzione finalizzata all’affidamento della gestione del centro polifunzionale “Casa delle Culture”, realizzato in via Barisano da Trani, nel quartiere San Paolo, con fondi PON FESR – Sicurezza per lo sviluppo-obiettivo convergenza 2007/2013.rnIl documento, siglato tra l’assessorato al Welfare e l’ATS composta dal consorzio Elpendù, le associazioni Abusuan e Gruppo Lavoro Rifugiati e la cooperativa sociale CAPS, costituisce un ulteriore passo in avanti verso l’avvio di un servizio innovativo destinato a persone migranti e italiane e finalizzato all’accoglienza temporanea residenziale di 25 migranti, comprensivo di uno sportello per l’integrazione socio-sanitaria e culturale, un centro di promozione, confronto ed educazione interculturale e di spazi di orientamento lavorativo.rnL’amministrazione comunale può dunque procedere con l’inserimento della documentazione tecnica e sociale nella piattaforma regionale al fine di ottenere l’autorizzazione al funzionamento, secondo quanto previsto dalla legge regionale 19/2006.rn“Nelle prossime settimane – commenta l’assessora al Welfare Francesca Bottalico – definiremo il cronoprogramma delle attività di animazione territoriale, che ci servirà per avere un quadro più chiaro sui bisogni dei residenti e far sì che questa struttura possa diventare una risorsa per l’intero quartiere. Le attività previste non riguardano solo l’inclusione dei migranti ma comprendono anche percorsi di educazione interculturale, di formazione e di prevenzione e scambi culturali intergenerazionali rivolti a tutta la cittadinanza, anche attraverso il coinvolgimento delle scuole, delle istituzioni, della Asl, delle associazioni territoriali e di chiunque voglia parteciparvi. Sono certa che la Casa delle culture diventerà un punto di riferimento per i residenti e per gli ospiti, che insieme potranno organizzare attività socio-culturali e iniziative di sensibilizzazione aperte all’intera città”.rnrnIL SERVIZIOrnIl servizio è rivolto ai migranti seguiti dai servizi sociali dell’ufficio Immigrazione del Comune di Bari che necessitano di completare un percorso di inclusione sociale, di formazione scolastica/professionale e di avviamento al lavoro o che hanno già un’attività lavorativa, anche occasionale. Il periodo di permanenza per i migranti non potrà superare i 90 giorni, eventualmente prorogabili per particolari esigenze. I beneficiari potranno usufruire dei servizi del centro e partecipare a tutte le attività organizzate al suo interno secondo un progetto individuale costruito con gli operatori.rnGli obiettivi consistono nell’accoglienza temporanea dei migranti, nell’offerta di percorsi di inclusione lavorativa, nel monitoraggio delle necessità e di eventuali criticità, nell’informazione e nell’accompagnamento all’accesso e alla fruizione della rete dei servizi sociali, socio-sanitari, dell’istruzione e delle risorse socio-culturali del territorio, nell’attivazione di interventi di mediazione linguistica e culturale, nello sviluppo di strategie di lavoro in rete tra soggetti istituzionali e non, servizi, scuole e centri, nella costituzione di un osservatorio stabile sul fenomeno migratorio cittadino e sui processi di inclusione e nella promozione di percorsi socio-culturali finalizzati a sensibilizzare la cittadinanza, che sarà chiamata a partecipare attivamente a tutte le fasi di costruzione dei vari percorsi, sul tema dell’immigrazione, dei diritti umani, dell’educazione alla pace e del confronto interreligioso, anche attraverso la creazione di spazi stabili di confronto.rnSaranno attivati anche uno sportello per l’integrazione socio-sanitaria e culturale dedicato alle persone particolarmente vulnerabili (con disagio psico-fisico, donne con figli minori, vittime di tratta, richiedenti e titolari di protezione internazionale) e un’area dedicata all’avvio di laboratori pre-professionalizzanti e di orientamento lavorativo.rnrnLA STRUTTURArnLa “Casa delle culture” si sviluppa su tre livelli, per una superficie complessiva di 2.560 mq. Il 1° e il 2° piano saranno adibiti a zona di accoglienza residenziale per i migranti.rnIl piano terra, completo di locali per la cucina e la mensa, è costituito da due locali completamente arredati da adibire a segreteria dello sportello per l’integrazione socio-sanitaria e culturale. Sempre al piano terra sono stati allestiti spazi per eventi teatrali/culturali con 106 posti a sedere, una sala conferenze dotata di 96 posti a sedere e una sala adibita a laboratorio informatico/aula di formazione dotata di 35 postazioni informatiche.rnIl centro è dotato di un sistema attivo di videosorveglianza di tutti gli accessi e delle zone comuni interne.
Apre al San Paolo il centro polifunzionale per i migranti “Casa delle culture”
Pubblicato da: redazione | Mer, 22 Marzo 2023 - 11:55
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