“I bambini sono troppo spesso ospiti invisibili delle nostre città, il loro sguardo innocente ci sia da maestro per vedere lo straordinario nelle cose ordinarie”. La garante per i diritti dei minori della Regione Puglia, Rosy Paparella, ha presentato così il festival “La città visibile” , quest’anno dedicato all’arte.
rn
Dal 13 al 15 novembre – domenica, lunedì e martedì per consentire la partecipazione delle scuole – piazza del Ferrarese diventerà “il villaggio dell’innocenza”, uno spazio interamente dedicato ai bambini e a chi condivide con loro una visione immaginifica della nostra città. Saranno circa 27 gli eventi che dalla domenica mattina alle 9 fino al martedì alle 13 inviteranno i piccoli e i loro accompagnatori a cimentarsi nelle più svariate forme d’arte: dal cinema, con l’Accademia del Cinema di Enziteto, alla street art con l’associazione Pigment Workroom, fino ad arrivare all’editoria di Spine e ai burattini della casa di Pulcinella.
rn
“I bambini hanno diritto a diventare adulti in un mondo libero e creativo – sostiene l’assessore Silvio Maselli – nella nostra costituzione è sancito il diritto all’uguaglianza. Per questo dobbiamo spianare il terreno agli operatori che si impegnano per l’integrazione”.
rn
“I bambini aspettano ormai questo appuntamento – ricorda l’assessore al Welfare Francesca Bottalico – per sentire la città come grande opera collettiva e luogo di appartenenza e di espressione dei bambini. Questa è un’occasione per rendere visibile ciò che spesso si perde di vista e permette ai bambini di essere artefici di una città anche per gli adulti. Inoltre parlare di welfare tramite il mezzo dell’arte, permette di ridare bellezza anche alle situazioni più difficili”.
rn
Giocando col titolo del famoso libro di Italo Calvino, infatti, la manifestazione – giunta alla sua terza edizione – distribuisce gli spazi del centro cittadino simulando un villaggio in cui i più piccoli potranno creare con le loro mani delle opere d’arte. “La città visibile – racconta il direttore artistico Vittorio Palumbo – è iniziata nei giorni scorsi nelle periferie, con la realizzazione degli spot, e arriverà nel centro della città. Quello che, poi, succederà dipenderà dai partecipanti che daranno vita a un ‘museo temporaneo dell’innocenza’, una sorta di anticipazione dal basso del polo dell’arte contemporanea promosso dal Comune”.