I volontari dell’Associazione InConTra lanciano la raccolta fondi “Ruote solidali”. Il furgone a loro in dotazione, devoluto anni fa dalla fabbrica Zip Gfd spa della Famiglia Goffredo, dopo migliaia di kilometri corsi per la solidarietà in favore di indigenti e senza fissa dimora ha deciso di cambiare l’ultima marcia. I primi dello scorso agosto si è fermato con il motore in fiamme sulla Statale 16 di ritorno da Trani come sempre carico di prodotti sottratti allo spreco da destinare ai più bisognosi del territorio.
rn
Traghettare pasti caldi, abiti, coperte, mobilio, farmaci da banco e quant’altro di utile dalle mani di chi donava a quelle degli assistiti è stato sempre l’unico scopo del mezzo. InConTra, da quando priva di questo indispensabile strumento, continua regolarmente a svolgere le sue attività ma affidandosi ad un furgone saltuariamente in prestito o ai mezzi privati dei volontari pur se di certa minore capienza.
rn
Costretti dall’esigenza di voler perseguire i propri scopi in favore di chi non ha modo di sostentarsi dignitosamente nel quotidiano gli InConTraTi indicono la campagna per racimolare finanze con le quali acquistare un furgone, anche di seconda mano. Chi volesse contribuire alla causa è invitato ad effettuare un bonifico destinato ad Associazione di volontariato InConTra, via Barisano da Trani, 15, 70132 – Bari, codice fiscale 93349350723, sul c/c postale n° 91357962, codice IBAN IT 06 I 07601 04000 000091357962, usando come causale “Ruote solidali”. Si ricorda che essendo InConTra una onlus regolarmente registrata sarà possibile scaricare la donazione dalle tasse.
rn
“Non siamo stati mai avvezzi alle raccolte fondi – ricorda Gianni Macina il Presidente di InConTra – tutti quelli che ci conoscono, da vicino o anche solo di sfuggita, sanno che per costituzione preferiamo maneggiare meno denaro possibile. Abbiamo sempre chiesto atti concreti di solidarietà come aggiungere un pacco di pasta al carrello della spesa, un farmaco da banco, un quaderno e consegnarcelo per fare in modo che ne beneficiassero persone non in grado di procurarsene con le proprio forze. Siamo sempre in prima linea nella lotta allo spreco chiedendo di far prendere vita nelle nostre mani abiti e mobilio usati o alimenti in procinto di scadenza per andare a coprire le necessità degli assistiti. Ora ci troviamo noi in mancanza di uno strumento che ci aiutava ad aiutare, il furgone associativo. Sappiano che non possiamo abusare neanche della benevolenza delle grandi imprese che ci supportano da sempre lungo la nostra strada, quindi siamo pronti a raccogliere centesimo su centesimo quel che servirà per arrivare all’obiettivo. Ogni minimo aiuto sarà prezioso, confidiamo nel buon cuore e senso solidale di chi ci ascolta. Grazie!”
rn