“Tariffe sproporzionate rispetto ai rifiuti prodotti”. La Confcommercio, in vista della manovra tributaria 2017 nei Comuni dell’area metropolitana di Bari e della Bat, ha inviato una lettera a tutti i sindaci, agli assessori al Bilancio e ai dirigenti degli Uffici tributi chiedendo una serie di incontri “per condividere e verificare i punti delle deliberazioni più importanti in materia di Tari”.rnrnSei i punti sui quali l’associazione di categoria vuole richiamare l’attenzione:rnrn rn
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- Riduzione tariffe per recupero di rifiuti assimilati agli urbani. Rientra in questa fattispecie, tra l’altro, il conferimento degli imballaggi da parte delle utenze commerciali;
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- Detassazione delle aree di produzione dei rifiuti speciali;
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- Tariffe per vaste aree espositive (ad es., concessionari d’auto, mobilifici, eccetera) che hanno una produttività unitaria di rifiuti molto bassa;
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- Riduzioni per attività stagionali o discontinue, quali alberghi e sale ricevimento;
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- Tariffe manifestamente sproporzionate rispetto ai rifiuti prodotti;
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- Agevolazioni per attività commerciali, alla luce della crisi economica che continua ad investire il settore.
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rn“Ancora un volta – spiega il presidente di Confcommercio Bari/Bat, Alessandro Ambrosi – siamo alle prese con una pressione fiscale e burocratica insostenibile che colpisce le piccole imprese di commercio, turismo e servizi, con adempimenti a getto continuo ai quali è arduo tener testa. Per questo ci siamo rivolti direttamente ai massimi rappresentanti delle Amministrazioni comunali che si apprestano ad approntare i bilanci 2017, chiedendo una svolta prima di tutto culturale che si traduca in provvedimenti coerenti di snellimento del carico fiscale e burocratico. In tutti i comuni del comprensorio bisogna mettere tra i primi punti dell’agenda politica la necessità di salvaguardare la rete distributiva esistente e di mettere le imprese nelle migliori condizioni per rimanere sul mercato. Una reale svolta fiscale e burocratica è la condizione di partenza per un rilancio della rete distributiva, a cui debbono accompagnarsi politiche incentivanti per valorizzare la risorsa delle nostre principali aree commerciali”.rnrn