C’è un teatro senza palcoscenico, in cui gli attori vendono la propria arte al miglior offerente e il pubblico è invitato a contrattare per godere dei piaceri del teatro. Con “Dignità autonome di prostituzione” Luciano Melchionna porta da nove anni in giro per l’Italia una nuova idea di teatro, in cui la quarta parete è del tutto distrutta dall’irruenza degli attori e dal coinvolgimento diretto degli spettatori. In occasione del mese Shakespeariano del teatro pubblico pugliese lo spettacolo – premiato nel 2008 con il Golden Graal per l’Idea e per la Regia – arriva all’AncheCinema Royal per sei repliche, dall’8 al 13 novembre.
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“Dignità autonome di prostituzione”: istruzioni per l’uso
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Saranno 35 gli attori in scena per l’edizione barese di “Dignità autonome di prostituzione”: tra questi ci sarà anche qualche talento pugliese che andrà a interpretare, in questa particolarissima veste, il più classico dei classici: William Shakespeare.
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Lo spettatore, quando acquisterà il biglietto, avrà a disposizione una certa somma di “dollarini”, la moneta in uso nella casa chiusa di “Dignità”: con questo denaro, dovrà contrattare con la cortigiana o il cortigiano il prezzo della performance – la “pillola del piacere” che verrà consumata in disparte, individualmente o in gruppo. Le performance saranno eseguite dagli attori contemporaneamente, dislocati in zone private e potranno essere ripetute nel corso della serata fino a dieci volte. Nell’edizione barese, lo spettacolo si diramerà nel cinema Royal e nel suo circondario, arrivando persino a coinvolgere le sedi della Cgil, Cisl e Uil e un autobus di linea parcheggiato di fronte alla struttura.
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“Teniamo a dire – specifica il regista Luciano Melchionna – che non è nostro interesse mettere in imbarazzo lo spettatore, forzandolo a fare cose che non vuole. Una volta iniziata la performance si recupera la frontalità della scena”.
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Il successo del format
rn”Molta gente, specialmente i giovani – racconta Melchionna – sono rimasti entusiasti di questa esperienza teatrale e sono tornati più di una volta. Alla fine della serata è il pubblico stesso a chiedere di continuare, a non averne abbastanza”.rn
“Ringrazio il regista – continua il sindaco Decaro – per aver accettato la sfida di traslare il format sul teatro di Shakespeare, in occasione del mese che gli abbiamo dedicato. Con questo spettacolo ci si sente proiettati verso l’arte, in modo diverso da quello che si vive normalmente a teatro”.
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“Capita di rado di andare a teatro e emozionarsi – conclude l’assessore Silvio Maselli – ma con ‘Dignità autonome di prostituzione’ si riuscirà a provare l’emozione di non avere più barriere”.