Ogni 10 commercianti pugliesi due sono costretti a pagare tassi da usurai alla criminalità organizzata. Il dato basta a spiegare quanto il fenomeno stia crescendo a macchia d’olio sul territorio, così come crescono – parallelamente – i timori di ritorsioni, che chiudono la bocca alle vittime. Non è un caso che dal 2008 il numero delle denunce sia dimezzato, nonostante il giro di affari della malavita abbia ormai toccato la cifra di 5 miliardi.rnrnA snocciolare i dati di Eurispes è stato questa mattina il presidente di Confesercenti Bari Benny Campobasso nella Camera di Commercio barese durante l’incontro di presentazione di “Sos impresa”. Si tratta di uno sportello creato a Roma 37 anni fa per fornire supporto all’imprenditore che vuole denunciare. “Creeremo un percorso di assistenza – ha spiegato Campobasso – a chi è vittima di usura, non solo aiutandolo a confrontarsi con le forze dell’ordine, ma anche intraprendendo un dialogo con gli istituti bancari per permettere loro di accedere ad un finanziamento”. Lo sportello barese sorgerà proprio all’interno della Camera di commercio e sarà comunque sempre a disposizione dei commercianti un numero verde per le segnalazioni anonime.rnrnAll’iniziativa hanno partecipato anche il viceministro all’Interno Filippo Bubbico, il presidente nazionale di Sos impresa Luigi Cuomo, il presidente di Sos impresa Bari Massimo Posca, il presidente Consulta nazionale antiusura Alberto D’Urso, il sindaco di Bari Antonio Decaro e il prefetto di Bari Carmela Pagano, coordinati dalla giornalista Lorena Saracino. Attraverso le parole del prefetto sono emersi anche gli ultimi episodi di racket a Bari, come quello al mercato di Santa Scolastica nel quartiere Carrassi, dove ai commercianti era imposto l’acquisto di buste per l’imballaggio smerciate da un affiliato al clan Diomede.rnrn”Il fenomeno non si ferma però solo alle zone periferiche – ha commentato il sindaco Decaro – ma arriva fino al centro murattiano, l’abbiamo visto durante il periodo di San Nicola in cui abbiamo cercato di fermare il fenomeno delle fornacelle. L’importante è far capire a queste persone che non comandano loro, ma noi”. Quello che è stato chiesto a gran voce dai presenti al viceministro Bubbico è un provvedimento che possa tutelare i cittadini che decidono di denunciare. “Con la legge sull’usura nata 20 anni fa – ha spiegato Bubbico – abbiamo fatto tanto, iniziando a inasprire le pene e riconoscendolo come un reato a sé stante. Ora ci riproponiamo di riscriverla, provando ad esempio ad aumentare la copertura a disposizione dei comuni per contrastare il fenomeno e in difesa di famiglie e commercianti che sono stati vittima degli strozzini legati alle famiglie criminali”.rnrn
Due commercianti su 10 vittime di usura, ma vince la paura: le denunce si sono dimezzate
Pubblicato da: redazione | Mer, 22 Marzo 2023 - 11:48
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