Lo aveva detto in campagna elettorale il sindaco Antonio Decaro. Entro i primi 100 giorni del suo mandato avrebbe destinato una strada al mese sede di un festival all’aperto. Con artisti di strada e musicisti ad animare le vie del commercio.
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Quel festival in via Manzoni si è tenuto. Nel settembre del 2014. E da allora? La strada è tornata nel dimenticatoio e i numeri della crisi parlano chiaro. Ci sono 49 negozi che hanno chiuso. Su 120 attività. Il 41 per cento. Una percentuale enorme, forse la più alta concentrazione di chiusure in una strada dedita al commercio in tutta la città.
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Basta passeggiare per rendersi conto della situazione. Al di là delle strisce blu, su via Manzoni nulla è stato fatto in tanti anni. Solo spot, piccole iniziative il cui ricordo resta solo sui manifesti affissi nelle vetrine ormai vuote.
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“Qual è la situazione qui? Non servono commenti, questa strada è stata dimenticata dalle istituzioni – si lamentano i negozianti – è vero che ci sono attività nuove che hanno aperto, ma è anche vero che le chiusure sono davvero tante e fanno paura. Se non arriva un impegno reale da parte dell’amministrazione qui ce ne andiamo tutti. Pensano solo alle pedonalizzazioni, una cosa del genere in questa strada rappresenterebbe la fine. Insomma ci vuole un aiuto concreto, che non arriva”.
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L’assurdità? Alcune piante che furono affidate in adozione ai commercianti sono abbandonate a loro stesse. La motivazione? I negozi hanno chiuso e non c’è nessuno che può occuparsene.
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Senza aprire il capitolo del degrado. Le panchine e i lampioncini di piazza Risorgimento sono a pezzi da anni. La scorsa settimana un cittadino Leonardo Rizzi le ha riparate. E c’è chi ha pensato (illudendosi) che fosse stata finalmente l’amministrazione. “In queste ultime settimane – concludono i commercianti – abbiamo sentito parlare solo del ponte strallato. La città è ben altro”.
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I dati comunque sul commercio in tutta la città e in provincia non sono rassicuranti. Nel terzo trimestre del 2016 su 210 nuove attività, ne hanno chiuse 502, quasi il doppio. Nello stesso periodo del 2015 su 240 nuovi negozi a chiudere sono stati “solo” 376.