Protesta questa mattina di una delegazione di ragazzi di Scienze della Formazione che dall’inizio dell’anno si ritrovano senza una casa, come denunciato da Borderline24, costretti a dividersi tra diverse sedi e a seguire le lezioni in aule piccole e sovraffollate.rnrnOggi una delegazione ha organizzato prima un’assemblea e subito dopo si è recata in senato accademico. “Abbiamo chiesto – spiegano i ragazzi di Link che hanno promosso la manifestazione – e ottenuto di riformulare gli orari utilizzando anche le aule più capienti degli altri dipartimenti e di prendere parte alla formulazione della proposta”.rn
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rn”Sono pienamente concorde – aggiunge Carlo De Matteis, consigliere di amministrazione della coalizione Up – con le tematiche esposte in senato oggi, avendole io rappresentate nell’ultimo anno e mezzo. Arrivando a conclusioni come le nuove aule che saranno realizzate e all’utilizzo del software per la razionalizzazione delle lezioni. Auspico che la situazione si sblocchi e che venga consentito agli studenti di Scienze della Formazione di recuperare un’identità verso il proprio dipartimento piuttosto che essere raminghi in giro per le aule dell’Università di Bari”.rnrnIntanto l’Ateneo ieri ha fatto sapere che per la manutenzione delle aule sono stati stanziati 441mila euro e che per Scienze della Formazione l’impegno è stato su due livelli.rnrn”Da un lato – si legge in una nota – individuare, attraverso l’uso del software Easy Course di analisi e incrocio degli spazi e delle lezioni, tutte le sale disponibili. Inoltre un’aula da 50 posti adiacente alla sala lettura esistente al piano rialzato nel palazzo ex Poste è stata già allestita a tale scopo. In corso il completamento del progetto esecutivo di 2 nuove aule di cui una da 100 posti ed una da 50 posti al piano rialzato nell’area precedentemente occupata da Poste Italiane. Si ipotizza che tali nuove aule potranno essere fruibili a partire dal secondo semestre dell’anno accademico in corso (marzo-maggio 2017)”.rnrnInoltre è stata autorizzata una modifica al progetto di rifunzionalizzazione dell’ex biblioteca nazionale al piano terra dell’Ateneo al fine di realizzare 2 grandi aule nelle attuali sale lettura in disuso. Pronte entro l’anno accademico 2017- 2018.