Cinquantuno le imbarcazioni scese in acqua per la prima edizione del trofeo Scalera. Mare calmo e un vento debole direzione sud sud-est hanno accompagnato gli equipaggi che hanno deciso di partecipare alla manifestazione organizzata dal Cus Bari.rnAndrea Scalera, 37 anni, ha perso la vita in mare, mentre faceva kitesurf nel novembre 2013. Dopo le veleggiate per ricordare il giovane amante del mare, nel 2014 e nel 2015, il Centro Universitario Sportivo ha condiviso con la famiglia di Andrea la volontà di strutturare l’evento con una doppia finalità, agonistica, istituendo il trofeo, e sociale, tramite una raccolta fondi in favore della Onlus Emergency. In particolare, quest’anno con i fondi raccolti per la regata sarà acquistato un generatore elettrico che andrà ad alimentare il nuovo progetto mobile Health box.
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“Il progetto Health Box – ha spiegato Giuseppe Seccia Presidente del Cus Bari – presentato alla 15^ Biennale di Architettura di Venezia è un’unità mobile che verrà impiegata nelle situazioni tipiche dei mezzi mobili, quindi periferie, disastri naturali, sbarchi/centri di accoglienza.”
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Sullo specchio d’acqua tra Bari e Torre a Mare, le imbarcazioni delle Classi Orc, Libera e Multiscafo, si sono sfidate con sano agonismo. Il trofeo Andrea Scalera Libera Emergency overall real time è stato conquistato da Giuseppe Chiaravolo, con l’imbarcazione Obelix del CUS Bari. Invece a Natale Lattanzi con l’imbarcazione That’s Amore del Circolo Velico Ondabuena è andato il Trofeo Challenge I Edizione Andrea Scalera.rnI primi tre di ogni raggruppamento sono stati premiati nel corso della serata dal Presidente e Vice Presidente del Cus Bari Giuseppe Seccia e Beppe Angiuli e dal Presidente della Fiv Regionale Pugliese Alberto Lategolarn“La regata – ha spiegato il papà di Andrea, Giacomo – è uno dei tanti modi per tenere la bellezza di Andrea costantemente vicina a noi, nel suo mare, tra i suoi amici. Vi aspettiamo. Noi e il nostro per sempre prezioso Andrea”.