La Camera ha approvato la normativa sulla videosorveglianza negli asili, nelle scuole d’infanzia e nelle strutture per anziani e disabili. La legge prevede l’installazione di telecamere a circuito chiuso per contrastare gli abusi sulle persone più indifese, di cui troppo spesso le cronache danno notizia. Ora il testo passa in Senato.
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“Io andrei cauta sull’utilizzo delle telecamere – sottolinea Paola Romano assessore comunale alle politiche educative – Dobbiamo considerare che un grande fratello nelle scuole potrebbe interferire su un rapporto delicato quale quello tra le maestre e i più piccoli. La scuola è un luogo di formazione e di crescita, basato sulla fiducia ed è importante che questa fiducia non venga lesa”.
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La Romano sostiene che sarebbe importante il confronto con esperti, psicologi ma anche educatori, che possano esprimere il proprio punto di vista rispetto a una vicenda che va trattata con attenzione.
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La legge è nata sulla scia degli episodi di cronaca giudiziaria venuti alla luce negli ultimi anni a proposito di maltrattamenti a bambini. Anche a Bari a maggio scorso in una scuola materna i carabinieri hanno registrato 37 episodi di violenza in meno di un mese nei confronti di tre bambini, tutti dell’età di 3 anni.
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“Anche un solo episodio come questo – assicura l’assessore – deve costringere la politica a riflessioni e quindi a soluzioni. Ma ripeto, bisogna capire se davvero le telecamere possano rappresentare la risposta. Credo in soluzioni intermediarie. Per esempio la casa di vetro: via le porte e vetri tra una classe e l’altra. Un giusto compromesso che da una parte rassicura i genitori e dall’altra non lede il rapporto di fiducia con la scuola”.
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La legge se approvata anche dal Senato consentirà l’installazione delle videocamere nelle strutture, a condizione che tutti gli utenti e i lavoratori ne siano informati e che le riprese siano cifrate con codici a disposizione solo di organismi certificati e della magistratura, unica titolata a consentire la visione delle immagini. Al Senato è ormai attesa l’approvazione definitiva del testo.