Il parlamentare Luigi d’Ambrosio Lettieri, Cor, interviene sui dati che fotografano un’Italia in crisi economica e sociale
rn
“I dati Inps e Caritas scattano una fotografia da dopoguerra. Tra propaganda, mancette e pannicelli caldi si consuma il dramma per migliaia di giovani, famiglie e aziende. Già i numeri sull’occupazione relativi al primo trimestre del 2016 diffusi dal Ministero del Lavoro erano la cronaca di un disastro annunciato. Oggi l’Inps ci dice che crollano i contratti a tempo indeterminato nel 2016 (-32,9% rispetto ai primi 8 mesi del 2015) e aumenta in maniera esponenziale l’uso dei voucher. Ieri la Caritas ha certificato l’aumento della povertà, soprattutto al Sud e in particolare nella fascia di popolazione più giovane e over 40. Oltre 4 milioni di persone che non riescono a sopravvivere.
rn
Il fallimento totale del job’s act è fin troppo evidente. Ma piangere sul latte versato non serve. Mentre il Paese va a rotoli, Renzi sforna manovre del tutto inadeguate quando non funzionali al solo consenso contingente, magari finalizzato al voto sulla riforma costituzionale spacciata per panacea di tutti i mali dei costi della politica, senza incidere concretamente sullo sviluppo e la creazione di nuovi posti di lavoro.
rn
Un piano pluriennale di contrasto alle povertà, come chiede la Cei, è cosa indifferibile. Ma lo sono altrettanto azioni efficaci per rimettere in moto l’economia, a cominciare dall’improcrastinabile, vero, drastico alleggerimento della pressione fiscale di cui ci facciamo promotori da tempo con una contestuale, credibile taglio della spesa improduttiva.
rn
Aumentare il debito senza fare queste due cose, a mio avviso, fondamentali, non potrà far altro che peggiorare la situazione.
rn
Inps e Caritas non sono gufi. Se ne faccia una ragione il presidente del Consiglio”.