Sarà un allestimento in ricordo delle vittime della strage ferroviaria del 12 luglio scorso (a tre mesi esatti dal fatto) a inaugurare, mercoledì 12 ottobre, alle 20.30 in piazza Abbazia a Corato, la seconda edizione del “Verso Sud Festival”. L’opera, dal titolo “Corale” è realizzata dall’artista milanese Edoardo Tresoldi, noto per le sue “sculture trasparenti”, e sarà visibile a partire dalle 20.30. A interagire con le sculture, Paolo Maria Cristalli, con il suo Monologo in chiaroscuro di “Parlato per l’inverno” e la fisarmonica del grande musicista rom Carmine Ioanna.
rnArte pubblica, provocazioni d’artista, poesie come pratica quotidiana, concerti, teatro, la bellezza come strumento di socializzazione e di incontro, questo e altro sarà “Verso Sud”, festival gratuito di arte pubblica, poesia e arti performative, prodotto dall’Associazione “Lavorare Stanca” con il patrocinio del Comune di Corato, la collaborazione con il Forum dei giovani e sostegno di Gruppo Casillo, Unicredit e Banca popolare di Puglia e Basilicata.rn
Dopo lo scalpore suscitato l’anno scorso, il festival terrà la sua seconda edizione sempre nelle piazze e nelle vie di Corato da mercoledì 12 a domenica 16 ottobre, con alcuni importanti fuori programma anche nei giorni successivi. Anche quest’anno la rassegna vanta un programma molto denso, con oltre trenta appuntamenti, circa cinquanta artisti nazionali e internazionali e interventi di personalità della cultura, dell’arte e dell’impresa.
rnA confrontarsi col tema dell’abbandono – scelto quest’anno dai curatori come filo rosso della rassegna – saranno alcuni tra i nomi più importanti dell’arte pubblica internazionale; accanto agli italiani Edoardo Tresoldi, Alberonero, e Claudio Laudani (per il pittore veneto si tratta della prima personale in Puglia) saranno a Corato anche l’argentina Hyuro e lo spagnolo Sam3. Di alto livello anche le performance poetiche, che vedranno protagonisti alcuni dei maggiori poeti contemporanei, come Claudia Fabris, Paolo Maria Cristalli, Vincenzo Mastropirro e Daniel Cundari.rnIn cartellone anche due appuntamenti con il teatro – i monologhi di Giuseppe Semeraro e Roberto Corradino – e diversi appuntamenti con la musica rara, come l’assolo del fisarmonicista Carmine Ioanna, il duo Caterina Palazzi e Antonio Raia, la tarantella psichedelica dei Kalàscima e i canti meridiani di Terrae. A completare il programma una serie di escursioni e di incursioni artistiche/poetiche nelle strade di Corato, per un festival che punta a coinvolgere e sconvolgere gli spettatori.rnrn“La narrazione del Sud nell’epoca contemporanea – spiegano Giuliano Maroccini e Luigi Piccarreta, curatori del festival – risente ancora di troppi stereotipi e approssimazioni. Invece, lontano dalle retoriche dominanti, esiste un meridione operoso e contemplativo, arcaico e innovativo, capace di guardare al futuro partendo dalle proprie radici, in una prospettiva di cambiamento che valorizzi la soluzione creativa dei problemi. Con il nostro festival vogliamo provare a proporre un’immagine di un Sud multiforme, poliedrico, a volte contraddittorio e squilibrato, ma ricco di spinte, di energie, di slanci verso un modello che unisca scrupolo e utopia, poesia ed economia: si può vincere l’inerzia con la creatività, contrapporre l’incanto dei luoghi alla rassegnazione.”