“L’impegno di alcuni parlamentari pugliesi c’è”. Il consigliere regionale Alfonso Pisicchio esprime parole di soddisfazione dopo l’incontro avvenuto questa mattina, 7 ottobre, tra i parlamentari pugliesi Pino Pisicchio (presidente del Gruppo Misto), Dario Ginefra e Liliana Ventricelli (entrambi Pd) e i docenti neoassunti nelle graduatorie ad esaurimento, i cosiddetti “nastrini rossi”. Alfonso Pisicchio ha invece partecipato in rappresentanza della Regione Puglia, essendo anche presidente della sesta commissione regionale Scuola.
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Al centro del dibattito c’è la necessità di riformare il sistema delle assegnazioni delle cattedre in Puglia, dopo che l’algoritmo del ministero dell’Istruzione, istituto dalla legge sulla “Buona scuola”, ha obbligato oltre 3200 docenti sul territorio a dover lavorare al centro e al nord Italia. Una cifra enorme, che corrisponde al 60 per cento degli insegnanti assunti sul territorio. La maggior parte di loro è fortunatamente riuscita a rientrare grazie all’emendamento Puglisi della legge 107 del 2015, che però ha solo validità di un anno, con il rischio, quindi, che i docenti debbano tornare presto a fare le valigie. Durante l’incontro si sono cercate quindi delle soluzioni stabili al problema, che potranno aiutare coloro che non possono sfruttare le assegnazioni provvisorie, ovvero i posti in deroga che ogni istituto ha a disposizione ad esempio per il sostegno.
rnI docenti: “In Puglia mancano insegnanti di sostegno, perché trasferirci?”rnrnI nastrini rossi durante l’incontro hanno rivendicato il loro diritto di poter lavorare in Puglia. “Una situazione paradossale – spiegano – se si pensa al fatto che c’è carenza di docenti di sostegno sul territorio, con graduatorie ormai esaurite e cattedre ancora disponibili”. Da qui l’assurdità per gli insegnanti neoassunti da Gae di dover fare le valigie e trasferirsi a migliaia di chilometri da casa. Ai parlamentari pugliesi hanno poi chiesto che vengano compiuti degli atti concreti nei prossimi mesi per evitare ulteriori deportazioni in futuro.rnrnIl consigliere Pisicchio: “Aumentiamo i docenti e diminuiamo gli alunni in classe”rnrnLa soluzione potrebbe essere, secondo Alfonso Pisicchio, una riorganizzazione del numero di alunni negli istituti. “In Puglia – ha spiegato – abbiamo molte ‘classi-pollaio’, con una media alunni per classe più alta rispetto alla media nazionale. Quindi ridistribuendo in modo più lineare questi alunni avremmo ben 933 cattedre in più che a loro volta svilupperebbero un organico di docenti pari a 1838 posti ricordando che, sempre in Puglia, il rapporto docenti/classi è al di sotto dello 0,6 per cento rispetto alla media nazionale”. Un’altra opzione per il consigliere regionale sarebbe raddoppiare il numero di docenti per classe, così da ottenere altri 1679 posti a disposizione negli istituti, che sommati ai precedenti permetterebbero il rientro a 3573 docenti.rnrn rnrn