La fidanzata, il fratello e i genitori di Giuseppe Sciannimanico, l’agente immobiliare ucciso a Japigia un anno fa, oggi si sono costituiti parte civile nell’udienza preliminare che vede imputati Roberto Perilli e Luigi Di Gioia, accusati dell’omicidio volontario e premeditato del giovane professionista barese avvenuto il 26 ottobre del 2015.
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Di Gioia ha chiesto di essere processato con il rito abbreviato, stando alle indagini della squadra mobile, coordinate dal pm Francesco Bretone, i due avrebbero attirato la vittima in una trappola fissando un appuntamento per visionare un appartamento e lo avrebbero poi freddato con due colpi di pistola alla spalla e alla testa. A sparare materialmente sarebbe stato Di Gioia, mentre Perilli sarebbe stato il mandante.
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Secondo gli inquirenti, il movente dell’omicidio sarebbe stato l’invidia professionale da parte di Perilli che temeva la concorrenza di Sciannimanico. Oggi in aula erano presenti entrambi gli imputati, seduti in celle separate una di fronte all’altra. Dinanzi al gup del Tribunale di Bari Francesco Agnino, la difesa di Di Gioia ha depositato formale richiesta di essere processato con il rito abbreviato, che sarà eventualmente ammesso alla prossima udienza del 13 ottobre