Catino, Villaggio del Lavoratore, Nuova San Paolo e Japigia, ma solo una parte. Questi sono gli unici quartieri che hanno raggiunto nel 2015 il 50 per cento di differenziata e che hanno ottenuto quindi il 25 per cento di riduzione sulla tassa. Il caso emblematico è quello di Japigia: per la prima volta l’agevolazione non è stata concessa a tutto il quartiere, ma solo ad una parte. Quella che, secondo i dati dell’Amiu, ha realmente raggiunto la quota prefissata. Circostanza che ha fatto scatenare la rivolta dei residenti.rnrnIl caso JapigiarnrnI residenti della parte del quartiere che è stata esclusa dall’agevolazione del 25 per cento sono su tutte le furie. E molti si sono rivolti al Comune in cerca di spiegazioni. “Io – racconta una signora – non ho trovato lo sconto del 25 per cento che solitamente viene concesso al quartiere da ormai tre anni per l’impegno sulla differenziata. In prima persona ogni giorno differenzio i rifiuti e poi cosa scopro? Che la mia via è stata esclusa”.rnrnLa decisione di non concedere l’agevolazione a tutto il quartiere è stata presa dal Comune in base ai dati (strada per strada) che sono stati forniti dall’Amiu e dai quali risultavano le percentuali raggiunte in ciascuna zona.rnrnUfficio tributi preso d’assaltornrnA centinaia in questi giorni si stanno rivolgendo all’ufficio tributi di corso Vittorio Emanuele per modificare parametri o chiedere correzioni ai bollettini che sono arrivati nelle case dei baresi. L’aumento della tassa sui rifiuti ha portato a numerose proteste da parte dei cittadini, che hanno anche “invaso” la bacheca Facebook del sindaco Antonio Decaro. “La tassa è aumentata – spiegano – ma i servizi dell’Amiu rimangono sempre uguali: inefficienti”.rnrn

Code nell’ufficio tributi di corso Vittorio Emanuele