Due mostre sulla religione – dedicate al culto nicolaiano e all’idea di fede tra sacro e profano – e una sulla toponomastica a Bari, Barletta e Trani saranno aperte in via straordinaria in occasione delle Giornate europee del patrimonio. Oggi e domani, dalle 9.30 alle 13.30, si racconterà così il legame tra tradizioni e territorio con l’ausilio di immagini e oggetti antichi raccolti negli Archivi di stato.
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“Il culto nicolaiano a Bari crocevia spirituale tra i popoli”. Questo il titolo della mostra aperta a Bari per tutto il weekend. Obiettivo dell’esposizione è raccontare il rapporto tra la Basilica di S. Nicola sin dall’epoca, le autorità sovrane e la sacralità della città. Sempre con al centro la figura del santo, simbolo di fede e devozione. Molti gli oggetti antichi presenti, come un frammento pergamenaceo di codice liturgico – musicale del XVI secolo e bottiglie contenenti la Sacra Manna. Presenti anche molte testimonianze fotografiche delle celebrazioni religiose.
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Si indaga il culto in tutte le sue accezioni a Trani con la mostra “Religiosità tra sacro e profano”, aperta domani sempre dalle 9.30 alle 13.30. In mostra documenti notarili che raccontano dell’adorazione in Puglia di frammenti della croce (Il Legno della croce di Barletta), della corona di spine posta sul capo di Cristo (La sacra Spina di Andria) e dell’effettiva presenza di Gesù nell’ostia consacrata (Il Miracolo Eucaristico di Trani).
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A Barletta invece domenica 25 settembre, sempre allo stesso orario, aprirà la mostra “I Toponimi e la storia”. Attraverso le indicazioni toponomastiche della città di Barletta, nell’arco temporale di un secolo (1809-1909), si ripercorre la storia locale e le vicende dei personaggi storici che hanno vissuto in città.
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