Il sindaco Antonio Decaro ha officiato la prima unione civile del Comune di Bari tra due uomini. “Oggi sono orgoglioso di poter festeggiare insieme questo momento. Ci sono giorni, nella vita di un sindaco in cui si torna a casa la sera e si è assaliti da un senso di impotenza per tutte le cose che non si riescono a fare durante il giorno, tornano in mente tanti sguardi di cittadini che attendono una risposta o che ripongono nel sindaco una speranza.rnrnPoi ci sono giorni, come questi, in cui avere l’onore di indossare la fascia tricolore significa aiutare e permettere a due persone di essere libere di vivere nel rispetto della legge, nei diritti e nei doveri, così come spetta a tutte le persone che scelgono di camminare insieme la strada della vita. Il giorno dell’approvazione della legge Cirinnà qualche mese fa, ho esposto dal balcone del Palazzo comunale una fascetta arcobaleno. Qualcuno ha storto il naso. Se fosse qui oggi e avesse la possibilità di vedere i vostri sorrisi e la gioia dei vostri familiari, sono sicuro che cambierebbe idea perché non c’è niente di più bello che partecipare alla gioia di una famiglia che festeggia un momento importante”.rnrnIl sindaco infine ha voluto dedicare alla coppia alcuni versi di Pablo Neruda:rnrnSe saprai starmi vicino, e potremo essere diversi, se il sole illuminerà entrambi senza che le nostre ombre si sovrappongano, se riusciremo ad essere “noi” in mezzo al mondo e insieme al mondo, piangere, ridere, vivere. Se ogni giorno sarà scoprire quello che siamo e non il ricordo di come eravamo, se sapremo darci l’un l’altro senza sapere chi sarà il primo e chi l’ultimo, se il tuo corpo canterà con il mio, perché insieme è gioia. Allora sarà amore e non sarà stato vano aspettarsi tanto.rn
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