Doveva essere una giornata dedicata alla pulizia dei luoghi storici da cartacce e piccoli rifiuti. I volontari di Legambiente Bari, affiancati dal comitato spontaneo di “Cittadini insieme per…”, dall’associazione culturale “Cillia Universitas” di Bari” di Ceglie del Campo e dagli alunni dell’istituto comprensivo “16 circolo didattico Ceglie –Manzoni Lucarelli”, si sono trovati davanti delle vere e proprie discariche a cielo aperto, a pochi metri dall’abbazia Sant’Angelo di Ceglie che oggi versa in stato di abbandono. L’iniziativa di oggi rientrava nell’ambito della manifestazione “Puliamo il mondo”.
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“Già davanti all’abbazia – racconta Gianfranco Alfgieri, presidente di Legambiente Bari – abbiamo incontrato gli operatori dell’Amiu che stavano effettuando un sopralluogo, riscontrando la presenza di rifiuti di ogni tipo”. Qui c’è un suolo dove si stava costruendo un ospedale, che poi è rimasto incompiuto e abbandonato a se stesso. Le recinzioni sono state divelte e l’intera zona è diventata terra di nessuno.
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A pochi metri dall’abbazia si trova di tutto: copertoni, materiale edilizio, persino amianto.
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“Abbiamo chiesto quindi l’intervento dei mezzi dell’Amiu – continua Algieri – perché da soli non potevamo farcela. Nelle vicinanze abbiamo trovato anche quel che resta della prima basilica dedicata a San Nicola, sopraffatta dall’edilizia residenziale, e di una antica fornace medioevale coperta dall’asfalto ma chiaramente delimitata. Ancora una volta “Puliamo il Mondo” si è trasformata in “Scopriamo il territorio” – conclude Algieri – e ci ha fatto inciampare nel nostro inesauribile patrimonio storico-archeologico-culturale, evidentemente troppo esteso, ingombrante e fastidioso, tanto da decidere di “costruirci sopra” nell’inutile tentativo di cancellare l’incancellabile”. Prossima tappa domenica mattina a Carbonara, strada La Grava, nelle vicinanze dell’ipogeo di strada Martinez.
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