Quattro gol realizzati in 5 partite, di cui 3 su calcio di rigore. E tutti siglati da Riccardo Maniero. Il Bari avanti fa molta fatica, la squadra dal punto di vista del gioco è in netta crescita, c’è un abisso rispetto all’esordio con sconfitta contro il Cittadella. Però, nonostante si cominci a intravedere il progetto tattico di Stellone e la mole di gioco aumenti di partita in partita, in zona gol i biancorossi sono poco concreti. Ieri a Terni i pugliesi hanno avuto almeno 3 palle gol nitide ma non ne hanno sfruttata nemmeno una. Non solo: hanno avuto l’occasione di usufruire di decine di calci d’angolo e punizioni dal limite ma non sono riusciti mai a rendersi pericolosi.
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La scarsa vena realizzativa è certamente da imputare a errori individuali (vedi quelli di Fedato ieri sera), ma anche a dei meccanismi offensivi non ancora ben oleati. Si vede poco gioco sulle fasce, se non fosse per l’ottimo inizio di Sabelli si potrebbero contare sulle dita di una mano i cross arrivati dal fondo. Sino ad oggi gli esterni hanno deluso, chi più chi meno: Furlan è stato probabilmente il peggiore perché da lui ci si aspettava molto di più. Erano alte le aspettative e al momento le ha deluse; ma anche Fedato e Martinho sono andati a luci alterne, solo il giovane Ivan ha fatto qualcosina in più. Detto di Sabelli, anche gli altri terzini non hanno brillato in zona d’attacco: Cassani non è giovanissimo e la sua spinta è limitata; Daprelà ieri non è quasi mai – per non dire mai – arrivato sulla bandierina per tentare un cross. Per fortuna c’è Sabelli in stato di grazia. Così, Maniero deve faticare il doppio per avere un pallone giocabile. E poi c’è un problema di singoli, come detto: De Luca non si è ancora sbloccato, Brienza ha giocato con il contagocce, così come Monachello, dal talentuoso ma acerbo Castrovilli non ci si può attendere miracoli. Per fortuna la squadra sta mostrando grande compattezza e un sistema difensivo all’altezza, solo così i galletti sono riusciti a capitalizzare i pochi gol segnati. Altrimenti sarebbero già guai.