Non viene fissato il processo di secondo grado e il boss degli Strisciuglio torna libero. Vito Valentino, più volte arrestato dalla squadra mobile, ha lasciato il carcere venerdì scorso. Il 31enne era stato condannato dal Tribunale per i minorenni a 10 anni di carcere per l’omicidio di Domenico D’Ambrosio, ucciso il 23 luglio 2003 in un bar del quartiere Stanic.
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Nei confronti di Valentino, difeso dall’avvocato Nicola Quaranta, era stata riconosciuta l’attenuante della minore età all’epoca dei fatti ed era stata esclusa dal Tribunale la contestata aggravante del metodo mafioso. Dopo il deposito delle motivazioni, doveva essere fissata la data del processo di appello ma non è avvenuto e il presunto capo clan è tornato in libertà per decorrenza dei termini di custodia cautelare. Stando alle indagini della squadra mobile, D’ambrosio fu ucciso per contrasti interni al gruppo criminale legati al controllo dello spaccio. Valentino, per il quale l’accusa aveva chiesto la condanna a 17 anni e 6 mesi di reclusione, avrebbe guidato lo scooter con a bordo colui che materialmente sparò e uccise Domenico D’ambrosio