“Su 170 chilometri di fogna bianca a Bari, solo 15 sono affidati all’Amiu. La manutenzione della restante parte spetta al Comune”. Non ha dubbi il consigliere comunale Irma Melini sulle responsabilità riguardanti la cattiva gestione del sistema fognario in città, che negli ultimi giorni con il maltempo ha mostrato tutte le sue criticità.
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“Il rifacimento della fogna bianca – spiega il consigliere – è un’attività programmata dal Comune di Bari nei lustri, ma i tempi e le risorse necessarie per l’intera rete rendono più che incerto il completamento dell’opera”. Il primo passo, secondo la Melini, è l’aggiornamento del contratto di servizio con l’azienda che gestisce la raccolta dei rifiuti in città, che l’assessore all’Ambiente Pietro Petruzzelli annunciò due anni fa. Da qui la richiesta di convocazione di un Consiglio tematico per affrontare la questione, che vincolerebbe l’amministrazione comunale a gestire in toto la manutenzione della fogna e a programmare un piano specifico per affrontare eventuali emergenze meteorologiche, come quella dello scorso weekend.
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Le proposte della consigliera
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“A questi temi – dichiara la Melini – ci sono già delle concrete proposte. Se penso ai sottopassi allagati, chiederò al sindaco di dare mandato all’uffici competenti per predisporre un progetto per dotare i sottopassi cittadini di sistemi automatici di rilevamento dei livelli dell’acqua e di interdizione dell’accesso in condizione di pericolo. Questa soluzione, già adottata dal Comune di Lecce, evita che qualcuno rischi la vita nel sottopasso allagato, che si intasi ulteriormente la città e le linee del pronto intervento”.
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Una seconda soluzione prevede l’individuazione di aree precise in cui si verificano gli allagamenti, che coinvolgono i locali al piano stradale, come abitazioni e negozi. Toccherà poi al sindaco predisporre un’ordinanza che disciplini la gestione della fase pre emergenziale ed emergenziale, coinvolgendo attivamente la popolazione. “Se penso agli abitanti di Ceglie, di Carbonara, del Libertà, di Madonnella e ai danni per i recenti allagamenti – spiega il consigliere -, penso che basterebbe dotarli delle giuste informazioni e precauzioni per fronteggiare l’emergenza acqua; ad incominciare dall’utilizzo dei sacchi di sabbia per evitare gli allagamenti dei locali”. Insomma, a suo dire, il ruolo della cittadinanza potrebbe essere di primaria importanza nell’affrontare l’emergenza, ma questa ne è all’oscuro, visto che il sito del Comune non dà alcuna informazione a riguardo. “Cosa che invece è prevista dal Piano comunale di protezione civile, approvato dal Consiglio nel 2012, che è in attesa di aggiornamento da parte del professionista a cui è stato affidato nell’aprile 2015”, conclude la Melini.
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Il Comune: “L’Acquedotto pugliese gestisce la manutenzione della fogna”
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Nel pomeriggio è arrivata la replica dell’amministrazione Comunale, che ha spiegato come sia Acquedotto pugliese a dover autonomamente organizzare la manutenzione della fogna. “Si ricorda – scrivono in una nota – che l’ultima volta è stato il Comune a richiedere la manutenzione e la pulizia delle caditoie in via Sparano, dopo una serie di acquazzoni. La rete fognaria mista si estende in diverse zone del quartiere murattiano, e dei quartieri Carrassi, Libertà e Madonnella. In altre zone della città, come per esempio in alcune parti di Carbonara, non è presente nessuna rete di scarico di fognatura bianca”.
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Il Comune ha anche avviato una serie di lavori, finanziati con 1 milione e 400mila euro e inseriti nel piano triennale delle opere pubbliche del biennio 2017-2018, con l’obiettivo di passare da interventi straordinari di pulizia e manutenzione ad una gestione ordinaria delle attività in modo da mantenere la rete di fognatura bianca sempre efficiente, riducendo conseguentemente le situazioni di allagamento in caso di maltempo.
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