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Inno e ricordo delle vittime del terremoto e del disastro ferroviario, Decaro: “Bari e la Fiera guardano al futuro”

Pubblicato da: Vincenzo Damiani | Mer, 22 Marzo 2023 - 10:53
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L’inaugurazione dell’80esima edizione della Fiera del Levante è stata aperta dall’inno nazionale. Subito dopo ha preso la parola il sindaco Antonio Decaro.

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“Auguri di compleanno ad una signora, compie 80 anni ma non li dimostra: Auguri alla Fiera. Ha passato momenti difficili ma ha avuto la scorza dura. Ma da sola non basta”. Il sindaco poi cita il film l’Attimo fuggente: “Oggi stiamo salendo sui banchi per guardare le cose da un’altra prospettiva. E dunque la Fiera da quest’anno si prepara a sperimentare un nuovo modello di governance, per garantire una gestione moderna e, nello stesso tempo, il rispetto della tradizione. Si perché noi crediamo fermamente che il futuro diventa più bello e accogliente se ci portiamo dietro la nostra storia. E la Fiera, anche nel suo percorso di cambiamento, resterà storia, cultura e patrimonio di tutti i baresi”. Poi un passaggio emozionato su due delle ultime tragedie che hanno scosso l’Italia: il terremoto che ha devastato il centro Italia e l’incidente ferroviario avvenuto tra Andria e Corato. “Dobbiamo trasformare quel dolore in speranza e poi in fatti concreti. Lo dobbiamo ai nostri ragazzi. Perché tornino a prendere i treni che li portano all’università, senza nessun’altra paura che non sia quella di un brutto voto all’esame”, dice davanti alla platea. Prosegue con una richiesta al premier Matteo Renzi: “Ti chiedo di restituire ai Comuni la possibilità di applicare l’imposta di soggiorno, che incide in modo trascurabile sulle tasche dei turisti ma è determinante per rendere più belle e attrattive le nostre città. Qui a Bari quei fondi li impiegheremmo per finanziare musei, concerti, biblioteche, poli culturali ed eventi”. Cita l’elenco delle grandi opere realizzate o in fase di realizzazione: dal ponte inaugurato oggi al teatro Margherita, passando per la Caserma Rossani e l’Urban center e il polo bibliotecario. La chiusura è riservata a due “pensieri”: “Il primo alla sindaca Titta Palazzetti e a tutti i cittadini di Casale Monferrato che oggi sull’area di una fabbrica dismessa che produceva eternit, inaugurano il parco Eternot. Bari sa cosa vuol dire ospitare una fabbrica della morte”. Il secondo pensiero lo ha dedicato a “Adele e Nicoleta”, le due donne che pochi giorni fa in Comune a Bari si sono promesse eterno amore.
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