“La gestione dei rifiuti è uno degli aspetti sui quali si sofferma la criminalità organizzata ed è questo l’aspetto sul quale bisognerà puntare”: il procuratore della Repubblica di Lecce, Cataldo Motta, durante l’audizione davanti alla VII commissione della Regione Puglia dove si discute di due proposte di legge per istituire uno strumento di vigilanza sulle infiltrazioni mafiose in Puglia e per la lotta all’illegalità. Per Motta i riflettori devono essere accesi soprattutto sull’ambiente e sul sistema rifiuti: se la lotta all’illegalità spetta all’autorità giudiziaria, ha puntualizzato il procuratore antimafia, è nell’ambito preventivo e conoscitivo che dalla Regione possono giungere contributi rilevanti a difesa della legalità. Insomma nessun potere inquirente. Al riguardo per Motta è necessaria una sinergia con l’Autorità nazionale anticorruzione guidata da Raffaele Cantone, che compie efficaci radiografie su appalti e atti amministrativi.rnrnMazzarano (Pd): “Motta ci aiutato ad evitare sconfinamenti in ambito giudiziario”rn
Sulla istituenda commissione per la lotta alle mafie in Puglia è intervenuto anche Michele Mazzarano, capogruppo Pd in Consiglio regionale: “Quanto proposto dal procuratore Motta aiuta a focalizzare la precisa competenza che in questa materia hanno le Regioni, evitando sconfinamenti nei poteri di altre autorità dello Stato. L’interesse prevalente della istituenda commissione sarà nella comprensione e nella denuncia di fenomeni che spesso interferiscono violentemente con le attività della pubblica amministrazione, soprattutto in materia di tutela dell’ambiente e della salute. La commissione – ha precisato l’esponente Pd – avrà la funzione di stimolare ulteriormente azioni ispettive partendo da un lavoro di conoscenza e approfondimento dei fenomeni mafiosi e corruttivi per far crescere la cultura della legalità e lotta alla criminalità”.
rn
Per comprendere però le competenze, i confini dell’azione ispettiva e gli strumenti di indagine a disposizione dei componenti regionali bisognerà aspettare l’approvazione definitiva della proposta di legge istitutiva, approvazione che spetterà al consiglio regionale.