Pulire i giardini per coprire i debiti con le tasse. Parte a Bari il baratto amministrativo e ieri, in giunta, su proposta dell’assessore all’Economia e Finanze Dora Savino, sono state definite le modalità con cui sarà applicato.
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Si partirà con un primo anno di sperimentazione. L’area di intervento per cui i cittadini potranno richiedere l’adozione del baratto amministrativo è circoscritta alla sola pulizia e decoro del verde pubblico e dei giardini nei territori dei cinque Municipi. In questa prima fase sperimentale si è ritenuto opportuno individuare nella Tari 2016 la tipologia di tributo alla base del baratto amministrativo. La somma a sostegno dell’iniziativa è di 110mila euro.
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Nei prossimi giorni sarà pubblicato l’avviso con la relativa domanda di ammissione alla sperimentazione con scadenza fissata al 17 ottobre.
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“Attraverso tale strumento – commenta Dora Savino – diamo il via a una nuova forma di collaborazione tra amministrazione e cittadini, capace di coniugare i principi di solidarietà ed equità. Tra pochi giorni sarà pubblicato sul portale del Comune l’avviso pubblico con cui le associazioni e i singoli cittadini potranno inoltrare domanda di adesione al baratto amministrativo. Potranno accedervi associazioni o cittadini che siano titolari di una propria posizione tributaria per un importo annuale non inferiore a 300 euro. Ovviamente sarà data priorità chi versa in particolari condizioni economiche di disagio, quindi con scarsa capacità reddituale a causa di licenziamento o per regime di cassa integrazione, riduzione dell’orario di lavoro, con nuclei familiari numerosi o con persone a carico affette da disabilità, anche se il regolamento approvato in Consiglio prevede comunque la partecipazione anche di coloro con un’Isee superiore ai 20mila euro”.
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