Consiglio comunale d’urgenza per approvare due debiti fuori bilancio, per un totale di 37mila euro. Debiti che scadevano oggi: la mancata approvazione avrebbe comportato anche un danno erariale per i cittadini.
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Un’eventualità scongiurata dal presidente del Consiglio comunale, Pasquale Di Rella, che, così come ha relazionato in aula, ha dovuto accelerare l’iter, dato che la procedura per l’approvazione degli stessi debiti aveva accumulato ritardi incompatibili con la scadenza fissata a domani.
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Forti le critiche dell’opposizione.
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“Stanno provando ad anestetizzare un’intera città – denuncia il consigliere comunale di Cor, Fabio Romito – stanno provando a distogliere l’attenzione dei baresi propinandoci ormai da mesi una odiosa propaganda sul benedetto ponte del nulla. E nel frattempo Bari vive la più drammatica crisi amministrativa da vent’anni a questa parte stretta nella morsa della Corte dei Conti e degli ispettori ministeriali che hanno finalmente svelato le colpe e le gravissime responsabilità di Michele Emiliano ed Antonio Decaro. Oggi si è riunito il consiglio comunale per un solo punto all’ordine del giorno, un debito fuori bilancio (l’ennesimo) che anche il Collegio dei Revisori ha fortemente stigmatizzato in una durissima nota. Questi signori dovrebbero solo chiedere scusa ai cittadini baresi per tutti i soldi che gli stanno facendo spendere immotivatamente invece che attaccare e difendere l’indifendibile. Dovrebbero solo provare un forte senso di vergogna”.
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“Un consiglio convocato d’urgenza per l’ennesimo debito fuori bilancio – aggiunge il consigliere comunale Irma Melini – il 2016 passerà alla storia per il cospicuo numero di debiti e per i rischi di aggiungere ulteriori costi a causa dei ritardi con i quali vengono portati in aula Dalfino. Questo non è il primo caso, anzi, questo è uno dei tanti debiti che rischia di generare altri debiti, tant’è che non più tardi di una settimana fa approvavamo un debito di quasi 900 mila euro all’ultimo giorno utile, mentre oggi abbiamo addirittura appreso che un altro debito scadrà il prossimo 23 settembre. Insomma, un Comune che imbarca acqua da ogni parte e il suo comandante, il sindaco, totalmente assente in aula e, peggio, indifferente davanti a questi gravi accadimenti”.
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Duro l’affondo anche di Michele Picaro (Ncd – Area popolare). “Il sindaco doveva presentarsi in aula e scusarsi per quanto sta accadendo, per questo continuo dispendio di risorse, ma ha preferito il silenzio”.
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Oggi si torna in aula per discutere sulle iniziative da intraprendere per i terremotati del centro Italia.
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